Zamparini: “Dopo Venezia, scelsi il Palermo per un motivo ben preciso. Mi hanno strappato il club rosanero…”

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Intervistato da “Italpress”, l’ex patron del Palermo, Maurizio Zamparini, tor

Intervistato da “Italpress”, l’ex patron del Palermo, Maurizio Zamparini, torna sulla sua esperienza alla guida del club rosanero:

“A Venezia non mi fecero fare lo stadio, a quel punto volevo andare in una piazza diversa, per fare calcio a un certo livello. C’erano due possibilità, il Genoa o il Palermo. Andai contro ogni consiglio di amici e collaboratori e scelsi il Palermo. La prima volta che arrivai in città, i tifosi mi chiesero ‘portaci in Europa’. E ci siamo andati diverse volte. A Palermo io ho messo 100 milioni di mio, oltre i soldi pagati a Sensi. Ho investito tanto, poi nel 2008 c’è stata la crisi e non si potevano più sostenere quelle perdite di bilancio”.

E continua: “Alcuni giocatori il Palermo non poteva pagarli, ecco perché andavano via: Pastore al Palermo prendeva 500mila euro, al Psg invece quattro milioni. Le perdite dovevano essere coperte dalla proprietà e io l’ho sempre fatto. Ho lasciato il Palermo perché me lo hanno strappato: nel calcio, il Palermo non aveva debiti con nessuno”.

Sulla nuova società: “Alla nuova società auguro di trovare subito degli investitori, le squadre che sono andate avanti di categoria con una certa rapidità avevano quasi tutte un presidente molto forte finanziariamente. Mirri si aspetta investitori palermitani o siciliani, c’è tanta gente che avrebbe possibilità di farlo. Gli stranieri invece hanno paura nel venire a investire in Sicilia, pensano agli effetti collaterali”.