Ai microfoni di “Pianeta Serie B”, Roberto Stellone, ex tecnico di Frosinone e Palermo, presenta così il match tra le due squadre:
“E’ la prima volta che i due club tornano ad affrontarsi dopo quella finale play off. Il Frosinone vorrà fare punti e riscattare il passo falso con il Cittadella, dal Palermo mi aspetto che trovi continuità dopo il bel successo contro il Genoa. Sono due squadre importanti e forti, hanno deciso di apportare cambiamenti alle proprie filosofie di gestione. Seguirò la gara da spettatore neutrale: a Frosinone ho terminato la mia carriera da calciatore e iniziato quella da allenatore, è una società sana. Lì inoltre è nato mio figlio, sono molto legato alla città. A Palermo invece ho passato un anno e mezzo ricco di emozioni e soddisfazione. A parte la grandissima delusione, fummo capaci di dare vita a una cavalcata importante. La piazza meriterebbe la Serie A. La finale del 2018? Si trattò di una grandissima delusione sportiva. All’andata vincemmo 2-1, il ritorno fu una sfida maschia, combattuta e non bella. Loro andarono avanti con Maiello, noi non riuscimmo a fare una grande prestazione, anche per merito loro. Ricordo le tante polemiche. Il momento più fastidioso fu il rigore assegnato e poi tolto dopo due o tre minuti per fallo su Coronado. Inconcepibile, mai accaduta una cosa del genere. Tanta amarezza, quell’episodio poteva cambiare le sorti di quella serata. Sono però passati tanti anni ed è cambiato tutto, la sfida vale tre punti e non si deve andare al di là del suo valore concreto. Salvezza tranquilla per il Palermo? Credo ci siano i presupposti per ottenere qualcosa di più. I rosa hanno avuto il coraggio di cambiare nonostante il poco tempo a disposizione. Ci sono molti avversari accreditati, l’unico punto a sfavore è il ritardo dovuto alla rivoluzione societaria. Sono però arrivati calciatori molto importanti per la categoria, credo che la squadra possa lottare per i play off. Il Frosinone? Hanno costruito una rosa di alta qualità, sul mercato si sono mossi in largo anticipo. Hanno tutte le carte in regola per fare meglio dell’anno scorso, dal mio punto di vista possono ambire alla promozione diretta”.