Varela non molla: «CastrumFavara, abbiamo le armi per salvarci. A Reggio senza paura»

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A due giornate dalla fine del girone I di Serie D, la CastrumFavara è ancora pienamente coinvolta nella corsa salvezza. Tra i leader tecnici ed emotivi della squadra c’è Ignacio “Nacho” Varela, autore di 7 gol in 14 presenze.

Intervistato da Stadionews.it, l’attaccante uruguaiano ha parlato del momento delicato del club, della propria stagione e dell’imminente sfida contro la Reggina.

Una stagione che sembrava indirizzata verso una salvezza tranquilla è stata stravolta da eventi esterni:
«Il caso Akragas ci ha danneggiato a livello di classifica, queste cose in Serie D, ma in generale nel mondo del calcio, non dovrebbero mai accadere. Abbiamo cercato di ricostruire una nuova mentalità, nel calcio la parte psicologica è fondamentale e l’allenatore Infantino ci sta aiutando molto. Abbiamo sfornato grandi prestazioni, anche contro avversarie più quotate, purtroppo i risultati non sono arrivati».

Sul lavoro del tecnico, Varela non ha dubbi:
«Il nostro tecnico è il primo a credere in questa salvezza e noi lo seguiamo a ruota. Ci sprona ogni giorno, ha esperienza e sa usare le parole giuste. Dobbiamo essere ottimisti e continuare a crederci fino alla fine. Il campionato non è ancora finito, dobbiamo continuare a lottare e abbiamo le armi per ottenere la salvezza».

Dal punto di vista personale, l’attaccante si dice soddisfatto:
«A livello personale sono soddisfatto, ma se sto riuscendo a segnare il merito è soprattutto dei miei compagni che mi mettono in condizione di farlo. Ho una media di un gol ogni due partite in maglia gialloblù e non voglio assolutamente fermarmi. Voglio contribuire ad ottenere la salvezza».

E sulla prossima sfida, Varela è chiaro:
«Come sempre, andremo anche a Reggio Calabria a fare la nostra partita, senza paura. Sappiamo bene il momento, queste partite per un calciatore sono belle, ci sarà lo stadio pieno. Per noi sarebbe importantissimo fare un risultato fuori casa. Loro andranno forte, ma abbiamo le armi per fargli male».