Var a chiamata: ok della Lega | Arriva subito in campionato, cambia tutto
Potrebbe essere una svolta per il calcio italiano.
Il VAR (Video Assistant Referee) è stato introdotto nel calcio per correggere errori evidenti degli arbitri, riducendo le polemiche sugli episodi controversi. Tuttavia, dalla sua introduzione, ha suscitato critiche per la sua applicazione disomogenea e per l’incertezza in alcune decisioni, creando discussioni tra tifosi, giocatori e allenatori.
Una delle principali polemiche riguarda l’interpretazione soggettiva delle immagini, che a volte porta a decisioni opposte in situazioni simili. Questo ha fatto nascere dubbi sulla reale utilità del VAR e sull’efficacia nel ridurre gli errori arbitrali.
Inoltre, alcuni sostengono che il VAR rallenta il ritmo del gioco, spezzando l’azione e causando lunghi tempi di attesa per confermare o ribaltare una decisione. Questo impatto sul flusso delle partite è uno dei motivi principali di insoddisfazione da parte di molti appassionati.
Una proposta emersa per migliorare il sistema è l’introduzione del “VAR a chiamata“, sul modello del challenge usato in altri sport. Questo permetterebbe agli allenatori di richiedere una revisione limitata a determinati episodi, aumentando la trasparenza e il controllo diretto delle squadre nelle decisioni più importanti.
La proposta del VAR a chiamata
Nelle ultime settimane, la FIGC ha dimostrato un forte interesse per la questione dell’arbitraggio, in particolare per la gestione del VAR. Una proposta innovativa è quella di introdurre il “VAR a chiamata”, simile al Challenge usato nel tennis, e per la Federazione Italiana questa idea sta prendendo forma.
La FIGC ha già inviato una richiesta all’IFAB per sperimentare il VAR a chiamata nei campionati di Serie C e in quelli giovanili. Questa proposta nasce dalle polemiche arbitrali in Italia, dove cresce la domanda di maggiore trasparenza e controllo sulle decisioni.
Polemiche da più parti
In Italia infuriano le polemiche arbitrali e questo tipo di innovazione viene richiesto ormai da più parti. Attualmente, la Federazione Italiana è l’unica a livello internazionale ad aver presentato una proposta di questo tipo in un contesto dove già viene utilizzata la tecnologia VAR.
L’obiettivo del VAR a chiamata è ridurre gli errori e aumentare la fiducia nelle decisioni arbitrali, permettendo alle squadre di richiedere revisioni in momenti critici della partita.