Una giornata convulsa, ma che potrebbe rappresentare una svolta nella tormentata crisi societaria dell’ACR Messina. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, nella tarda serata di ieri – alle 23.43 – il presidente Stefano Alaimo ha diffuso un comunicato ufficiale annunciando di aver consegnato a un emissario del sindaco l’originale cartaceo della procura a vendere, rilasciata dal gruppo AAD Invest.

Una mossa che, se confermata, segnerebbe un punto di svolta dopo settimane di incertezze e scadenze sempre più pressanti. «Sono disponibile a stipulare, al prezzo simbolico di un euro, l’atto di vendita delle quote a chi mi indicherà il sindaco – ha dichiarato Alaimo – e nel frattempo resto in città, a disposizione per eventuali operazioni bancarie necessarie al saldo degli stipendi e degli oneri fiscali in scadenza».

Nel frattempo, il sindaco Federico Basile si è mosso per attivare una rete di emergenza, coinvolgendo una decina di aziende locali nel tentativo di reperire i 309 mila euro necessari per evitare penalizzazioni imminenti e onorare le scadenze fiscali e contrattuali. L’iniziativa nasce anche dopo le recenti proteste dei tifosi e l’incontro con i rappresentanti della squadra.

Secondo Gazzetta del Sud, uno dei nodi centrali è stato sciolto nel pomeriggio, durante un incontro nello studio dell’avvocato Fabrizio Gemelli, presidente di Arisme, al quale hanno partecipato il commercialista Francesco La Fauci, l’ex presidente Pietro Sciotto (ancora detentore del 20% delle quote) e l’imprenditore Francesco Barbera, attivatosi per raccogliere i fondi necessari. Sciotto avrebbe manifestato la disponibilità a contribuire in proporzione.

I dubbi espressi fino all’ultimo momento riguardavano non solo la tracciabilità e la destinazione diretta dei fondi a tesserati e fisco, ma anche la temuta ininfluenza dei versamenti qualora arrivassero sanzioni sportive (penalizzazioni) che potrebbero rendere vana la corsa salvezza tramite playout. Su questo aspetto, però, potrebbero influire interventi di natura politico-istituzionale, con il Comune pronto a farsi garante di un imminente cambio di governance.

La fiducia, dunque, è tornata a circolare tra le parti coinvolte, grazie anche agli accertamenti tecnici svolti nelle ultime ore e alla nota di Alaimo che ha rafforzato la credibilità dell’operazione.

Oggi sarà un’altra giornata cruciale. È previsto il versamento diretto dei contributi promessi dagli imprenditori partecipanti sul conto del notaio Bernardo Maiorana, che fungerà da garante dell’operazione: nel caso in cui non venga raggiunta la cifra totale, le somme verranno restituite ai mittenti. I fondi confluiranno poi sul conto ufficiale dell’ACR Messina. Solo in un secondo momento si potrà affrontare il passaggio di proprietà del club, che potrebbe coinvolgere proprio alcuni tra i soggetti che stanno contribuendo al salvataggio.

L’emergenza, per ora, non è del tutto rientrata, ma la sensazione – scrive la Gazzetta del Sud – è che qualcosa si stia finalmente muovendo nella giusta direzione.