“Un patto che va avanti da anni”: Milan e Inter sapevano tutto | Esce fuori tutta la verità
Intensa inchiesta di Report sulle curve di San Siro che vede protagoniste Inter e Milan. Importanti rivelazioni trasmesse.
Le ombre della criminalità organizzata si sono allungate sui settori più caldi di San Siro, trascinando nell’inchiesta i gruppi ultras di Inter e Milan e scuotendo le fondamenta del calcio italiano. L’indagine, avviata da una segnalazione della Guardia di Finanza, ha portato all’arresto di numerosi capi ultras, accusati di gravi reati come associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsioni e spaccio di stupefacenti. Al centro del mirino, il controllo del merchandising, la gestione dei biglietti e un’influenza sempre più pervasiva sulle dinamiche interne dei club.
L’inchiesta, inizialmente condotta dalla Procura della Repubblica di Milano, ha presto assunto una dimensione nazionale. La Procura Federale della FIGC ha infatti aperto un fascicolo parallelo per valutare eventuali responsabilità disciplinari a carico delle società e dei tifosi coinvolti. Le ipotesi in campo sono molteplici e preoccupanti: dal rischio di infiltrazioni mafiose nei vertici dei club fino all’eventuale coinvolgimento di dirigenti e calciatori.
Le ripercussioni di questa vicenda si faranno sentire a lungo nel mondo del tifo organizzato. Inter e Milan, in particolare, si trovano a dover affrontare una sfida complessa: da un lato, la necessità di tutelare la propria immagine e quella del calcio italiano; dall’altro, il desiderio di mantenere un rapporto sano e leale con i propri tifosi. La strada da percorrere è ancora lunga e irta di ostacoli, ma è fondamentale che le società adottino misure rigorose per contrastare ogni forma di illegalità e violenza negli stadi.
L’inchiesta sulle curve di San Siro rappresenta un punto di svolta nella lotta contro le mafie nel calcio. È un segnale chiaro e inequivocabile della determinazione delle istituzioni a ripulire lo sport nazionale da ogni forma di corruzione. Tuttavia, per sradicare definitivamente questo fenomeno è necessario un impegno costante e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti.
Possibili multe e squalifiche
L’inchiesta della Procura Federale sulla violenza nei settori ultras di San Siro ha coinvolto diversi tesserati di Inter e Milan. Tra i nomi che sono emersi durante le indagini ci sono quelli di Simone Inzaghi e Hakan Calhanoglu dell’Inter, i quali sono stati ascoltati dagli investigatori. Tuttavia, è importante sottolineare che al momento non risultano indagati formalmente e la loro posizione è ancora in fase di valutazione.
Cosa rischiano i tesserati coinvolti? Le possibili sanzioni disciplinari possono variare a seconda del grado di coinvolgimento di ciascuno. In generale, si va da semplici ammonizioni a squalifiche più o meno lunghe. La Procura Federale valuterà attentamente ogni singolo caso, tenendo conto delle prove raccolte e della gravità dei fatti contestati.
L’inchiesta di Report
Enzo Anghinelli, ex ultras che è scampato ad un agguato ed è inoltre stato condannato per vari reati, intercettato da “Report” ha parlato esplicitamente dei rapporti tra ultras e società calcistiche.
“La Curva Sud del Milan accoglie 5/6.000 persone, ma è impossibile trovare un biglietto o, hanno tutti le tessere e chi gli dà queste tessere? Il direttivo ha un braccialetto che gli permette di girare liberamente per tutto lo stadio. I soldi sono tanti una finale di Champions può valere 2 milioni di euro in un giorno con la rivendita dei biglietti”.