Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera firmata da Nunzio Calogero, di fatto ex dg del Santa Croce, che ha rassegnato le proprie dimissioni.
“Ho intrapreso a Luglio scorso con tanto entusiasmo e tantissima voglia di lavorare questo percorso, assieme ai miei più stretti collaboratori e con l’attenta e vigile presenza del Presidente Agnello e di qualche dirigente abbiamo svolto un lavoro immane che ci ha permesso di ricostruire, ripartire e riportare fiducia e lustro alla gloriosa maglia del “Cigno”, ma nella vita un Uomo deve sempre prefissarsi ed avere delle priorità che tante volte in queste ultime settimane nel mio caso non mi hanno permesso di vivermi e dedicarmi alla mia immensa passione per il calcio.
Mio figlio su TUTTI, la mia famiglia, il mio lavoro e la mia serenità del quotidiano mi impongono questa triste scelta, ho sempre svolto il mio ruolo dirigenziale in questi anni senza badare ad aspetti economici, sacrificando me stesso, il mio tempo, il tempo alla mia famiglia e ai miei affetti più cari, ma adesso tante dinamiche personali sono cambiate all’interno della mia vita e ne devo prendere atto. Lascio una società seria, sana, con tanta voglia di fare e tanto ritrovato entusiasmo…una squadra ed un gruppo della quale vado fiero ed orgoglioso per valori umani e tecnici, costruito in meno di un mese da testa a piedi sia come staff che come calciatori. Grazie a tutto ciò siamo ritornati la “mina vagante” di qualche anno fa ed abbiamo ottenuto 7 punti in queste prime gare giocate contro avversari di primo livello con budget ed obbiettivi diversi dai nostri, quindi in linea con ciò che il nostro Campionato doveva essere.
Ringrazio di cuore tutti i Dirigenti, il Presidente, lo staff operativo, l’ufficio comunicazione, lo staff tecnico, i miei calciatori, gli appassioni e tutti coloro i quali mi sono stati vicini in questi mesi e per l’immensa fiducia in me riposta, mi dispiace non poter continuare questa avventura, chi mi conosce sa quanto dolorosa sia la mia scelta, ma purtroppo DEVO…mio figlio è la mia unica certezza”.