Troppi torti arbitrali: il presidente ritira la squadra dal Campionato | È previsto dal regolamento
Decisione drastica della società che si dichiara stanca di fare i conti con le decisioni dei direttori di gara.
Gli errori arbitrali nel calcio hanno sempre suscitato discussioni accese tra tifosi, giocatori e dirigenti, incidendo spesso sugli esiti di partite e interi campionati. Uno degli episodi più celebri in Italia risale al 1998, quando durante uno scontro diretto tra Juventus e Inter, l’arbitro Ceccarini non concesse un rigore ai nerazzurri per un evidente fallo di Iuliano su Ronaldo. La mancata decisione alimentò polemiche che durarono anni, con i tifosi dell’Inter che considerarono quell’episodio decisivo per la perdita del titolo.
Un altro caso emblematico riguarda la stagione 2012-2013, durante Catania-Juventus. Il Catania segnò un gol regolare, ma l’arbitro annullò la rete su segnalazione del guardalinee, mentre pochi minuti dopo la Juventus trovò il gol della vittoria in una situazione dubbia. Questo episodio sollevò accuse di favoritismi, generando aspre critiche contro la classe arbitrale italiana.
Tra gli errori più famosi spicca anche il gol fantasma di Sulley Muntari nel match Milan-Juventus del 2012. Il centrocampista ghanese segnò con la palla che superò chiaramente la linea, ma l’arbitro Tagliavento non convalidò la rete, nonostante le immagini fossero inequivocabili. Questo errore divenne un simbolo della necessità di introdurre la tecnologia nel calcio, accelerando l’adozione della Goal Line Technology.
Non mancano episodi controversi anche in tempi più recenti, nonostante l’introduzione del VAR. Nel 2022, durante Spezia-Lazio, un gol irregolare di Acerbi in fuorigioco venne convalidato, scatenando polemiche nonostante l’utilizzo della tecnologia. Errori come questi dimostrano che, pur con strumenti avanzati, la componente umana resta centrale e talvolta fallibile. Il calcio italiano continua così a essere terreno fertile per discussioni su giustizia sportiva e imparzialità arbitrale.
“Vogliamo ritirare la squadra”
In un lungo comunicato il presidente del club ha espresso il proprio malcontento, spiegando di valutare seriamente la possibilità di ritirare la squadra dal campionato in corso perché stanchi delle situazioni che sono costretti a vivere.
“Stiamo subendo dei torti arbitrati che non sono più da considerarsi errori, ma un vero e proprio atteggiamento ostruttivo da parte di alcuni membri della classe arbitrale. Stiamo seriamente valutando la possibilità di ritirarci dal campionato in corso”.
“Non solo errori, ma anche razzismo”
A parlare è Michele Petruzzi, presidente della Polisportiva Anzi, che milita nel campionato di Prima Categoria Basilicata. Queste le sue parole in un lungo comunicato: “In più occasioni i nostri giocatori, soprattutto quelli di colore, sono bersaglio di decisioni ingiuste e atteggiamenti discriminatori”.
“Subiscono discriminazione in campo, ma sono tanti anche i cori e gli ululati che arrivano dalle tifoserie avversarie senza che nessuno faccia nulla. Non si tratta di casi isolati o di un errore umano, ma di continui casi reiterati”. Questo uno stralcio del patron Petruzzi.