Troina, Pagana a GS.it: ‘’Amarezza per sconfitta con Nissa. Domani in Coppa ci giochiamo tanto ma…’’
Nonostante la sconfitta di domenica scorsa ha ancora la convinzione di poter vincere il campionat
Nonostante la sconfitta di domenica scorsa ha ancora la convinzione di poter vincere il campionato di Eccellenza A, ma per adesso la testa è rivolta al match di domani nella semifinale di ritorno Coppa Italia Dilettanti. Parliamo di Giuseppe Pagana, allenatore del Troina, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Mister, cosa non ha funzionato contro la Nissa?
“Nei primi 20 minuti abbiamo creato almeno quattro palle gol nitidissime, ma vuoi per nostra imprecisione, vuoi per la bravura del loro portiere (Amico, ndr) non siamo riusciti a concretizzarle. Inoltre credo che l’arbitro conoscesse un regolamento diverso da quello che conosciamo tutti”.
In che senso?
“Un nostro giocatore era sull’uno contro uno, il portiere è uscito oltre l’area e ha toccato la palla con la mano. L’arbitro ha fischiato la punizione ma lo ha solo ammonito, quando ovviamente era chiara occasione da gol. Decisione alquanto discutibile”.
Poi però siete andati in svantaggio…
“Sì, loro alla prima azione importante sono riusciti ad andare in vantaggio ed in quel campo era difficile giocare a calcio. C’era una pozzanghera che ricopriva almeno 30 metri di terreno, più passava il tempo e più tutto il campo diventava un impasto di terra ed acqua. Dunque, per noi che siamo abituati a fraseggiare e giocare palla a terra, era difficile imbastire manovre per come sappiamo. Nella ripresa, su un’altra palla sporca, hanno fatto il 2-0 e nel finale siamo riusciti ad accorciare. Proprio a pochi istanti dal triplice fischio ancora il portiere biancoscudato ha fatto una paratissima su una bella punizione di Marletta. Siamo rammaricati ma andiamo avanti”.
Quindi non c’era una mancanza di motivazioni da parte vostra? Magari la testa era già alla semifinale di Coppa…
“No, no, assolutamente. Ci tenevamo tantissimo a fare risultato e lo dimostra l’approccio che è stato perfetto, con quelle occasioni create nella prima frazione”.
Siamo alla vigilia della semifinale di ritorno di Coppa Italia Dilettanti. Domani al “Proto” arriva il Paterno che all’andata avete battuto 1-0…
“Vigilia serena ma non troppo. Sappiamo l’importanza del match, c’è un po’ di adrenalina ovviamente, ma di quelle positive. Siamo consapevoli che, giocando davanti ad i nostri tifosi e partendo dal vantaggio dell’andata, in questi 90 minuti possiamo giocarci la finale per vincere la coppa. In più, se nell’altra semifinale passano gli umbri (che all’andata hanno vinto 3-1, ndr), superare l’ostacolo di domani ci permetterebbe di avvicinarci sempre di più alla serie D”.
Che le ultime due giornate siano state rinviate a fine mese ti dà un po’ di fastidio?
“No, fastidio no. Anche perché aspettiamo la decisione della Corte Federale sull’esposto che è stato fatto contro il Paceco, che potrebbe quindi ricevere dei punti di penalizzazione. Anzi, questo rinvio forse è un bene. Un conto è che la decisione arrivi prima che finisca il campionato, un altro che arrivi dopo. Ci auguriamo che arrivi prima che riprenda il campionato”.
Ti ha fatto piacere ricevere un in bocca al lupo da parte di capitan Parisi del Paceco oltre che di molti altri protagonisti del calcio siciliano?
“Sì, mi fa molto piacere. Ricordiamoci sempre che siamo avversari, non nemici. Gli avversari in campo se le danno di santa ragione, ma fuori torna tutto come prima. È normale che i siciliani, almeno spero, tifino per noi. In campionato siamo tutti rivali, ma in Coppa rappresentiamo la nostra regione. Questo deve essere lo sport e dovrebbe essere un esempio per tutti”.
Un eventuale successo domani, è banale chiedertelo, ma a chi sarà dedicato?
“Ovviamente a Diallo. Ha dato tanto per questa squadra e ci ha rimesso una gamba. Cercheremo di fare bene anche per lui ma non solo. Vorremmo regalarlo ad ognuno di noi che quest’anno abbiamo sofferto tanto e dalla prima partita è stata una lotta continua”.