Troina, Pagana a GS.it: ‘Abbiamo possibilità di vincere il campionato, ma per me non è una sorpresa. Privilegiato a guidare questo gruppo’

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Con il suo Troina sta sorprendendo tutti, addetti ai lavori e non. L’andamento

Con il suo Troina sta sorprendendo tutti, addetti ai lavori e non. L’andamento dei rossoblu non è una sorpresa soltanto per lui, Giuseppe Pagana, alla guida della squadra della sua città già da qualche anno. E con il Troina ha compiuto una scalata fino alla serie D che potrebbe continuare ancora verso il professionismo. Dopo il girone d’andata, il Troina si è laureato Campione d’inverno, occupando la prima posizione con sette punti di vantaggio sulla Nocerina, al secondo posto. Abbiamo intervistato il tecnico Giuseppe Pagana. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Mister, nell’ultima giornata del girone d’andata è arrivata una sconfitta con la Nocerina, che a questo punto è la rivale più accreditata nella corsa alla promozione…

“La Nocerina diventa l’avversaria più temibile perché guardando la classifica è quella che ci sta più vicina, anche se la gara è stata condizionata da alcuni episodi. Uno è stato il nostro errore perché abbiamo preso gol su calcio d’angolo e l’uomo sul palo non ha rispettato le consegne”.

Questa gara però ti è costata tre giornate di squalifica…

“L’arbitro ci ha messo del suo annullandoci un gol regolare e poi non ci ha dato un rigore giudicando un fallo fuori dall’area, quando invece questo era stato dentro l’area. Comunque sono abbastanza sereno, perché la squadra mi ha dimostrato che posso contare su tutto il gruppo nonostante ci fosse qualche ragazzo fuori tra infortuni e squalifiche”.

Al di là della sconfitta, il Troina è diventato Campione d’inverno con qualche giornata d’anticipo. Come vivete questo primato?

“Lo viviamo con molto entusiasmo ma al tempo stesso con molta tranquillità, perché sappiamo qual è la nostra forza, sappiamo cosa possiamo fare e che per raggiungere certi risultati bisogna lavorare tanto. Il gruppo però mi dà garanzie, i ragazzi hanno valori morali e atletici importanti. Pensiamo a passare un sereno Natale e abbiamo pensato anche a farlo passare a tutti gli avversari, che ancora possono mantenere la speranza di raggiungerci (ride, ndr)”.

Il primato in classifica c’è, nonostante siate una neopromossa.

“Siamo non solo una neopromossa, ma anche una squadra che non ha mai militato in questa categoria. Per noi tutto è una novità, quindi è ancora più bello ed entusiasmante, siamo curiosi di scoprire cosa c’è anche più in là. Quello che vediamo davanti a noi è sempre più bello”.

Il tuo Troina ha anche il miglior attacco del torneo e il capocannoniere, Diop. Insomma, ci sono tanti ragazzi che potrebbero militare in categorie superiori…

“La nostra speranze è quella di andare in una categoria superiore e poter riconfermare tutti questi ragazzi. Siamo convinti che il nostro è un gruppo forte e che potrebbe fare bene in qualsiasi categoria, la nostra speranza è che ci portino su e ci facciano rimanere lì”.

Insomma, la forza di questa squadra sembra essere proprio un gruppo unito a dispetto delle tante nazionalità diverse.

“Il nostro filo conduttore è questo, puntiamo sulla voglia di emergere di questi ragazzi che hanno sposato il nostro progetto. La nostra è una realtà solida e sana, alle nostre spalle c’è una proprietà abbastanza seria e importante, capitanata dal nostro patron Giovanni Alì che ci permette di lavorare con serenità. Quando la società è forte, questo rappresenta un’ottima base per fare bene. Abbiamo scommesso su alcuni ragazzi che in passato hanno avuto delle difficoltà, chi per un motivo, chi per un altro”.

Se dovessimo analizzare il campionato, a eccezione del tuo Troina, quali sono due sorprese?

“Noi abbiamo fatto qualcosa di esorbitante ed eccezionale. A seguirci ci sono squadre che erano candidate per la vittoria del campionato, come Nocerina, Vibonese, Acireale e Igea Virtus che però sono tutte là. Noi abbiamo sorpreso un po’ tutti, facendo qualcosa di inimmaginabile e vincendo in sette trasferte su otto”.

E le delusioni del campionato?

“Forse nessuno si aspettava così in basso il Messina, perché era una squadra costruita per un altro tipo di campionato. Adesso si stanno tirando su, anche se sarà difficilissimo e quasi impossibile fare un campionato di vertice, perché hanno perso troppo terreno nella parte iniziale del campionato. E tra le squadre un po’ attardate c’è anche il Gela, che insieme ad altre come Vibonese e Nocerina era una squadra costruita per vincere il campionato. Ma lì ci sono state anche altre problematiche, come quando si diceva che avrebbero potuto non continuare il campionato”.

Tornando alla proprietà, quella del Troina è una società che lavora in silenzio e senza particolari proclami. Può essere anche questo un punto di forza?

“Noi preferiamo parlare con i fatti piuttosto che farlo con le chiacchiere. Gli altri magari vendono fumo, mentre la nostra proprietà fa molte cose concrete. L’amministrazione ci appoggia e la società ha cominciato a lavorare per poter rendere idoneo l’impianto sportivo per un futuro speriamo positivo. Tutto ciò ci dà la garanzia che il progetto non è solo piantato nel presente ma anche proiettato nel futuro”.

A gennaio partirà il girone di ritorno e tutti dicono che sarà un altro campionato. Come lo affronterete?

“Noi abbiamo preferito non cambiare niente nel calciomercato perché siamo contenti del nostro girone d’andata e speriamo di avere ancora lo stesso andamento. Le squadre che hanno cambiato tanto magari non erano contenti dei loro atleti, o magari era il contrario. Noi crediamo nel nostro progetto a cui vogliamo dare continuità. Abbiamo preferito far tornare qualche ragazzo che in passato era stato a Troina”.

Avete già stilato una tabella di marcia?

“Diamo continuità al nostro lavoro, speriamo di avere la stessa tabella di marcia del girone d’andata e che ci ha permesso di primeggiare. Non dobbiamo guardare alla classifica, siamo nelle condizioni di non fare calcoli. Ogni tanto ci può stare una sconfitta, ma se poi si vincono due, tre, quattro gare di fila, si allunga sempre di più in classifica. Da questo punto di vista non bisogna fare calcoli. Nelle prime sei o sette gare bisogna cercare di vincerne il più possibile, perché se riusciamo a mantenere questo margine o ad allungare avremo tante possibilità di vincere il campionato. Quando inizieremo a lavorare dopo le vacanze penseremo alla prima gara di ritorno, partita che per noi sarà fondamentale perché giochiamo in casa e c’è lo scontro diretto tra Vibonese e Nocerina. Se riusciremo a vincere qualcuno perderà punti nei nostri confronti”.

L’eventuale promozione in serie C sarebbe l’ennesima soddisfazione per te su questa panchina. In città si parla di questa eventualità?

“Questa è una cosa normale, se ne parla perché siamo primi e tutti sognano a occhi aperti. Per quanto mi riguarda, questa non è una sorpresa perché io credo tanto nel mio lavoro e ho la fortuna di allenare questi ragazzi. Mi sento privilegiato ad avere un gruppo così sano con valori importanti. La maggior parte di questi ragazzi forse sono sconosciuti al panorama calcistico italiano, ma qui c’è tanta roba, anche tra gli italiani e mi permetto di menzionare i vari Silvestri, Giacomo e Giovanni Fricano, Mustacciolo, Mattei, Orlando e altri a cui noi stiamo dando una grande opportunità e loro si stanno giocando le loro carte per arrivare sul calcio che conta”.