Troina, Balistreri a GS.it: “Ora siamo diventati squadra, da qui alla fine tutte finali. Nessuno meriterebbe di retrocedere…“
Pietro Balistreri, uno dei ‘senatori’ del Troina, ospite al
Pietro Balistreri, uno dei ‘senatori’ del Troina, ospite al “Salottino Goalsicilia”, parla della stagione rossoblu. CLICCA QUI per rivedere la puntata
Venite da un sonoro 4-0 inflitto al Dattilo…
“Una vittoria importante per l’ambiente, l’abbiamo fortemente voluta contro quella che è una grande squadra, al di là di quello che dice il risultato”.
Un successo che porta entusiasmo per la cavalcata finale.
“Da adesso in poi per noi sono tutte finali, in questi ultimi dieci giorni siamo diventati ancora più squadra, abbiamo capito che da qui in poi non possiamo più sbagliare e che c’è bisogno di tutti”.
Peccato per il tuo infortunio.
“Purtroppo il 28 febbraio ho avuto un problema muscolare al flessore, settimana scorsa, in un momento particolare di classifica e di squadra, non sentendo alcun risentimento, e pur di dare una mano al gruppo, sono entrato in campo a Castrovillari e ho avuto una piccola ricaduta. Farò di tutto per rientrare entro il 25 e dare il mio contributo alla causa”.
Quest’anno, per la lotta salvezza, è forse più difficile che mai per tutte le pretendenti.
“Per me venire qui è stata una sfida, la squadra aveva 4 punti e un organico giovane, con l’arrivo del mister che sta facendo un grande lavoro e di qualche giocatore più esperto, ci siamo messi in carreggiata. Le squadre che lottano per salvarsi, quest’anno, sono tutte organizzate, ogni partita è una guerra. Chi oggi ha 32 punti per esempio, non potrà stare sereno. Però…”.
Però…
“Per come è strutturata l’Eccellenza, nessuno meriterebbe di retrocedere”.
Guardando l’alta classifica, quello dell’Acr Messina, può essere l’allungo decisivo?
“Secondo me ancora no, il torneo si deciderà nelle ultime giornate. L’Acr gioca il calcio migliore del campionato, ho avuto mister Novelli a Melfi in C2 e so come lavora, il Fc però ha una grande rosa e non mollerà fino alla fine. Peccato per quei dieci giorni di difficoltà o anche l’Acireale poteva starci, e chissà, se le messinesi steccano…”.