Treppiedi a GS.it: “Sto vivendo un incubo, mia squalifica incredibile. Racconto i fatti, mi tutelerò”

Abbiamo raccolto lo sfogo di Totò Treppiedi, di fatto ex centrocampista della Nissa, espulso domenica e squalificato per 4 giornate. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Totò, partiamo dai fatti: cosa è successo?

“Partita tranquillissima, conoscevo tanti degli avversari come Ingrassia o Esposito, ti giuro era una gara che scorreva via tranquilla. Subiamo un fallo pesante, ma di gioco, così l’autore del fallo viene buttato fuori. Si crea una piccola mischia, arriva un mio compagno e col petto spinge un giocatore del Monreale che stramazza a terra ma credimi non era un colpo violento”.

E tu che c’entri?

“Boh, non ne ho idea. Figurati che dopo mi sono anche avvicinato a quello a terra per chiedergli come stesse. Comunque in quei momenti ero in panchina perché il mister mi doveva dare delle indicazioni e stavo bevendo. Mi giro e vedo l’arbitro col rosso. Gli ho chiesto spiegazioni e mi ha detto che l’aveva chiamato l’assistente. Ho cercato di dire che non avevo fatto nulla, anche gli avversari dicevano che non ero stato io, ma nulla”.

Ti sento amareggiato…

“Il calcio per me è lavoro e un mese di squalifica è pesante. Mi sto tutelando, farò ricorso con un avvocato che pagherò di tasca mia. Quello che mi lascia maggiore amarezza è che sto passando per un delinquente senza avere fatto nulla. Mi ha chiamato mezza Sicilia per chiedermi delle 4 giornate, ma non ho mai fatto nulla di violento in tutta la mia carriera”.

Ti crea problemi anche per il futuro, dovresti firmare per il Licata…

“Non ti nego che potrebbe essere così. Non ho ancora firmato, oggi dovevo mettere nero su bianco, spero che questa situazione non mi crei problemi. Ieri ho pianto, davvero mi fa una rabbia assurda non solo essere stato espulso per non avere fatto nulla, ma anche beccare un mese di squalifica. Ma di che stiamo parlando!?!”.

Speriamo il ricorso vada a buon fine…

“Mi sento in un incubo, mi è caduto il mondo addosso. Fa male essere punito per una cosa che non hai fatto, oltre al danno calcistico anche a livello di immagine è davvero brutto”.

Published by
Dario Li Vigni