Trapani: “Vogliamo arrivare tra le prime quattro e tornare tra i professionisti in tre anni. Mercato e ritiro…”-LA CONFERENZA

Giornata di conferenza stampa in casa Trapani. Il club granata, dopo l’arrivo di mister Moschella, ha così presentato la prossima stagione, in cui i siciliani disputeranno il campionato di Serie D.

Il primo a prendere la parola è stato il presidente Michele Mazzara:

“Siamo contentissimi delle scelte che abbiamo fatto finora, a partire dal cambio di denominazione. Siamo contenti ed entusiasti, conosciamo il blasone del nome Trapani e sappiamo che comporta una grossa responsabilità. Siamo impegnati h24 per rimodulare e riorganizzare questa società, per farla ripartire al meglio. Ringrazio tutti quelli che hanno fatto parte del Dattilo e quelli che adesso faranno parte di questa nuova avventura. Abbiamo bisogno di braccia, di idee per rendere più forte questa realtà e farla tornare nel professionismo”.

ORGANICO “Siamo in fase d’allestimento, anche in attesa di direttore sportivo. Abbiamo Giuseppe Scarcella che quest’anno ricoprirà il ruolo di responsabile dell’area tecnica. Stiamo valutando il discorso delle riconferme, anche se come tempi siamo un po’ in ritardo. Abbiamo dato ad alcuni la possibilità di accasarsi, come Piero Terranova che è andato in Serie C e gli facciamo un grande in bocca al lupo. Riconfermeremo vari elementi che comunicheremo di volta in volta”.

LANERI “Il direttore Laneri è un nostro amico, può collaborare con noi. Abbiamo parlato di campagna acquisti e Scarcella collaborerà con lui. Non appena sarà libero, sarà il futuro ds del Trapani. Se non sarà libero invece dovremo fare altre scelte”.

TIFOSI “Abbiamo incontrato i tifosi e non vogliamo deluderli. Vogliamo allestire una squadra competitiva al massimo. Io non voglio perdere neanche quando gioco a carte con mio figlio”.

STADIO E SEDE “Per la gestione dello stadio abbiamo avuto il prolungamento per un altro anno. Stiamo lavorando col curatore fallimentare per gli uffici. Avremo la sede amministrativa allo stadio e anche la biglietteria. La sala stampa ce l’hanno concessa tutta, mentre l’anno scorso come Dattilo ne avevamo solo una parte. Abbiamo fatto un incontro col sindaco di Trapani, in cui lo abbiamo avvisato del cambio di denominazione, visto che i bandi erano andati deserti”.

SOCIETA’ “Noi siamo aperti a nuovi soci, qualora ci fossero non avremmo problemi ad accoglierli. Se ci sono, ben vengano”.

GIOVANILI “Stiamo lavorando per la costruzione del settore giovanile. Avremo problemi di impianti, ma abbiamo ottimi rapporti con società vicine. Il Fulgatore ci ha concesso l’impianto per il nulla osta all’iscrizione e parteciperemo ai campionati Under 17 e Under 15 regionali. Disputeremo le gare interne a Fulgatore. Cercheremo anche di avere lo spazio al ‘Sorrentino’. Per la scuola calcio ci stiamo strutturando”.

IL PROGETTO “A spingermi in questa nuova avventura è stato l’amore per questo sport. Abbiamo condiviso tutti i soci la scelta del cambio di denominazione, consapevoli di portare a Trapani una speranza in più. Gli sportivi hanno sofferto per l’assenza di una società per cui tifare. Il progetto lo abbiamo studiato, abbiamo deciso assieme ai soci di fare questo passo per amore della maglia granata. Spero di non deludere nessuno”.

NESSUN DIRETTORE GENERALE “La figura del direttore generale non l’abbiamo prevista perché i tre soci fungeremo come gestori reali della società. Quella del direttore sportivo ci sarà come quella del responsabile dell’area tecnica e il team manager. Dal punto di vista gestionale saremo in tre a fare tutto”.

Poi è stata la volta del vicepresidente Michele Piacentino:

“La società deve essere forte all’interno. Abbiamo cercato di inserire all’interno del nostro organigramma le professionalità. Per il nome del ds bisognerà attendere, ma i profili sono già stati individuati. La nostra è una società che ha sempre vissuto di rapporti umani, è chiaro che bisogna elevarsi e stiamo cercando di farlo. Cerchiamo la collaborazione del contesto sociale, questa deve essere la società della città. Abbiamo fatto un atto d’amore, con gioia e lacrime, per cercare di portare avanti il vessillo del Trapani. Non stiamo lasciando nulla al caso, perché per quelli che sono i nostri progetti nulla sarà lasciato al caso”.

OBIETTIVI “Noi abbiamo intenzione di fare meglio di quello che abbiamo fatto l’anno scorso, quando ci chiamavamo Dattilo. L’anno scorso siamo arrivati a ridosso della zona play off, quest’anno vogliamo arrivare tra le prime quattro. Nessuno pensa a una visione temporale dall’oggi al domani. C’è una visione triennale e in questi tre anni si vuole tornare tra i professionisti”.

EVACUO E PAGLIARULO “C’è un dialogo avviatissimo con entrambi per farli tornare a vestire la casacca granata. Saremmo orgogliosi di riaverli con noi e farebbero da chioccia ai giovani che arriveranno in maglia granata”.

FAGGIANO “Col direttore Faggiano c’è un rapporto d’amicizia e di stima reciproca. Ci ha dato qualche dritta mentre si trovava in vacanza a Trapani. Non c’è alcun tipo di rapporto societario perché è direttore della Sampdoria come sapete. C’è stata l’occasione di incontrarci e avere qualche consiglio, come già avvenuto in passato”.

DE PICCIOTTO E MINORE “Le dinamiche passate hanno caratterizzato anche le decisioni che poi sono state prese dal Dattilo. Se quelle soluzioni che si erano ventilate, adesso forse si farebbero altri tipi di ragionamento. Noi abbiamo la necessità di sentire la città vicina. La società sta facendo il massimo per rappresentare la città come è giusto fare. Vogliamo rappresentare la città e la provincia col giusto peso sulle spalle”.

Infine ha preso la parola il nuovo tecnico, Ivan Moschella:

“Conosco la realtà di Trapani perché sono siciliano, ma non pensavo ci fosse tanta gente ad accogliermi. Sono un semplice lavoratore del calcio e sono qui per lavorare. Ringrazio il presidente Mazzara e la dirigenza che ha voluto me su una panchina prestigiosa, che ha visto allenatori importanti. Posso garantire impegno e lavoro, noi siamo pronti a sudare la maglia”.

STAFF “Qui c’erano già due professionisti di ottimo livello, il prof. Vincenzo Panicola e Pietro Catalano che sarà l’allenatore dei portieri. Con me verrà Leo Criaco, un ex giocatore che ha lavorato anche come secondo a Siracusa, Agrigento e Messina. I nuovi siamo io e Leo. Dai miei ex allenatori ho preso lo spirito dell’allenamento, responsabilizzare e condividere il lavoro. Ho sempre vissuto da secondo, quando hai un allenatore che ti coinvolge a 360 gradi ti senti parte di un progetto”.

MODULO “Stiamo allestendo una squadra che ci consenta di fare qualcosa di diverso all’interno della partita o in partite diverse. C’è l’obbligo dei quattro under, noi stiamo puntando su giocatori giovani un po’ più interessanti. È chiaro che dovremo integrare anche con giocatori più esperti. Ma la cosa più importante è l’atteggiamento di squadra”.

CALCIOMERCATO “Prima di parlare di richieste, voglio parlare di caratteristiche dei giocatori. Il calciomercato è lungo e difficile. Quando ti chiama il Trapani, è difficile rifiutare. In tanti vorranno venire qui, perché c’è la certezza di un progetto serio. La gente vorrà venire a giocare qui, con una maglia importante”.

TIFOSI “I tifosi sono passionali, amano la squadra quando vince e quando perde. Da avversario a Trapani ho trovato sempre una grande passione e correttezza. Da avversario ho anche vinto a Trapani e sono stato applaudito. Chiedo soltanto di starci vicini nei momenti belli e nei momenti difficili. Si devono condividere le vittorie e anche le sconfitte”.

ROSA “Conoscevo i giocatori del Dattilo perché ho sempre seguito il campionato di Serie D. Ci sono calciatori interessanti, il presidente ha parlato di qualche conferma e i giocatori che hanno mostrato attaccamento alla maglia e si sono distinti faranno parte del nostro progetto”.

RITIRO “Inizieremo subito dopo Ferragosto, vogliamo iniziare con una rosa abbastanza folta. Devo parlare anche con il preparatore atletico. Lo stabiliremo da qui a poco. Molto probabilmente saremo qui, anche perché vogliamo che la gente si riavvicini alla squadra”.

MENTALITA’ E SCHEMA “Voglio una squadra propositiva, ma mi interessa più la mentalità del modulo. Voglio una squadra che abbia l’atteggiamento che faccia la differenza. Gli allenatori che ho avuto mi hanno insegnato questo. In ogni gara dobbiamo giocarcela fino alla fine. Il modulo lo sceglieremo in base ai giocatori e in base agli under che prenderemo. Parlare di modulo è prematuro”.

PERMANENZA SULLA PANCHINA “Il contratto è annuale, in LND è così. La scadenza fisiologica è quella, poi magari resto qui dieci anni. Magari!”.

RICHIESTE DI MERCATO “Stiamo parlando con la società. Ho parlato con il mio vecchio presidente di un giocatore che mi interessa. Poi ho individuato un giocatore che l’anno scorso era già in categoria in una squadra che conosco molto bene. Faremo i passaggi giusti per cercare di portare a Trapani gli elementi giusti. Alcune volte le sorprese migliori le hai già in casa…”.

PORTIERE UNDER O OVER? “Valutazione che si farà al momento giusto. Se trovi il portiere under che ti dà le garanzie va benissimo. È chiaro che una tifoseria e una piazza così importante può mettere pressione. Questo è relativo sempre alle opportunità di mercato”.

LE AVVERSARIE “Io vivo in Calabria, so per certo che il Città di Lamezia, che ha acquisito il titolo dal Sambiase, proverà a vincere. Sto vedendo che anche il Giarre sta facendo una buona squadra. Credo che la Cavese, se sarà nel nostro girone, può competere per fare molto bene. Poi ci sono le sorprese, c’è il San Luca e la Gelbison che l’anno scorso hanno fatto molto bene. Speriamo di essere noi la sorpresa che può andare a rompere le scatole”.

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Di Noto Luca