Correva l’85’ e lo zampino di Taugourdeau che finiva in fondo alla rete, portava il Trapani in serie B. E da quel momento un solo coro si sollevava dagli spalti: “E tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”. E sì, perché dopo due anni di purgatorio in serie C, il Trapani ritorna nella serie che due anni fa immeritatamente gli è stata tolta. Lo fa con il più classico dei risultati, un meritato 2-0 che testimonia la superiorità dei granata in entrambe le contese.
In particolare ieri sera è stato un Trapani tatticamente perfetto che ha avuto la meglio sul Piacenza. E lasciatemelo dire, in primis la partita l’ha vinta proprio quel Vincenzo Italiano, che ha disposto i suoi per neutralizzare gli avversari in quelle ripartenze che fin qui avevano fatto le fortune in trasferta dei ragazzi di Franzini. E i suoi giocatori hanno eseguito alla perfezione le indicazioni del loro allenatore, pressando l’avversario e chiudendo qualsiasi rifornimento per le punte, dove un Ferrari abbastanza nervoso veniva regolarmente neutralizzato da Joao Da Silva.
La posta in palio era alta ed il nervosismo si tagliava con il coltello e così ne è uscita fuori una partita maschia che ha portato al 67′ ad uno spiacevole scontro di testa tra due giocatori ospiti, Corradi e Bertoncini, con quest’ultimo che ha avuto la peggio finendo in ospedale con un forte trauma cranico. Il Trapani comunque non ha vinto il match solo sul piano tattico, ma ha anche mostrato di essere più in palla dell’avversario, più concentrato nel volere la vittoria a tutti i costi. Questo ha permesso alla squadra di Italiano di avere sempre in mano le redini dell’incontro, con i soliti fraseggi e palleggi veloci che mettevano regolarmente in difficoltà la retroguardia bianco rossa con un Nzola continua spina nel fianco della difesa ospite, e che in questi play off ha avuto affidato un ruolo ben preciso dal suo allenatore, quello di tenere più palla possibile ed attirare a se due tre giocatori. Ruolo svolto in maniera impeccabile dal francese, che tra l’altro è stato l’autore del vantaggio dei granata arrivato nei primi venti minuti della gara.
Vantaggio che ha agevolato il compito dell’undici di Italiano, che ha continuato a tenere in mano il bandolo della matassa non concedendo per tutto l’intero arco della gara neanche un tiro in porta alla squadra di Franzini e riuscendo a chiuderla con il guizzo dell’altro francese granata Taugourdeau. Al triplice fischio del sig. Ayroldi è il tripudio dei 7.500 spettatori circa che hanno osannato il miracolo compiuto da questi ragazzi in casacca granata, arrivati a Trapani uno alla volta, chi svincolato, chi infortunato, chi non aveva calcato mai un campo di serie C, ma con una grossa fortuna: quella di essere stati voluti da un direttore sportivo come Raffaele Rubino, a cui va il merito di avere scelto gente con tanta fame di arrivare e quella di avere avuto un “grande allenatore”, lo possiamo dire, come Vincenzo Italiano.
Quest’ultimo è stato il valore aggiunto di questo Trapani vincente, il capitano non giocatore che ha lavorato su ognuno di loro non trascurando il minimo dettaglio, rendendoli consapevoli di avere delle capacità che loro stessi fino a quel momento ignoravano. Ecco che un giocatore come Costa Ferreira da centrocampista va a fare il terzino per quasi tutta una stagione e un Taugourdeau da faro del centrocampo per cause forza maggiori vada a ricoprire, in maniera determinante, il ruolo di centrale difensivo. Ma il segreto di questo Trapani è stata l’intelligenza dei ragazzi di Italiano che hanno sempre seguito con professionalità gli insegnamenti del loro allenatore e da veri uomini si sono messi a lavorare duro nonostante la situazione societaria non fosse tanto serena per le vicende che tutti conosciamo.
Anche lì, però, la squadra ha dimostrato tanta maturità tenendo fuori le vicende societarie e pensando a giocare solo al calcio. Un calcio che di domenica in domenica diventava il migliore della serie C. E quando si gioca bene al calcio, i risultati prima o poi arrivano, parola di Vincenzo Italiano. È arrivata la serie B! Un sogno improponibile a inizio stagione ma che si è realizzato, che tutta la città ha realizzato, grazie a questi fantastici ragazzi granata che hanno riscritto la storia e che hanno fatto piangere di gioia un pò tutti, perchè chi non aveva le lacrime agli occhi ieri non era a Trapani…
Salvatore Puccio