Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con l’Akragas:
“Crimi è un giocatore che ha gamba, un gran piede e a centrocampo può fare tutti i ruoli. Cristini? Lui è stata una primissima scelta, le sue qualità sono indiscusse, ma questo non vuol dire che bisogna pensare che giochi sempre lui. Le alternative ci sono, Sparandeo lavora intensamente e si è fatto trovare sempre pronto. Sappiamo di avere una squadra forte, ma non sono i singoli. Abbiamo tante alternative e ripeto, l’abbondanza va gestita come una fortuna, non come un problema. La rosa forte, qualitativa e numericamente importante permette sempre di mettere in campo il migliore undici a disposizione”.
“I risultati dicono che anche con tre under dietro abbiamo fatto bene, il collettivo è quello che conta, quello che a lungo andare fa la differenza. Piano piano decideremo in base alle necessità che avremo di fronte”.
“Il percorso di crescita deve essere graduale e costante. Abbiamo lavorato sempre per migliorare, si spera che abbiamo fatto qualche altro passetto in avanti. Noi non dobbiamo mai finire di porci l’obiettivo di migliorare. Abbiamo potenzialità immense, giocatori forti, importanti, tatticamente e umanamente. Ogni giorno la squadra lavora con voglia, abnegazione e spirito di sacrificio, cose che poche volte si vedono in una rosa. Nella testa di tutti c’è la voglia di raggiungere un obiettivo importante. Il percorso di crescita deve essere graduale e importante. La squadra piano piano migliora, tatticamente cerchiamo di fare sempre qualcosa in più”.
“Non faranno parte della gara Kragl, che ha un problema al collo, Bolcano che non ha recuperato e Mascari, che si aggregherà la prossima settimana”.
“I tifosi? Domenica scorsa hanno dimostrato quello che riescono a fare e a darci. Domenica scorsa non era solo il dodicesimo, ma anche il tredicesimo uomo in campo. La Curva non si è fermata un attimo, tutto lo stadio ci ha incitato. Questi sono numeri che in Serie D non si sono mai visti, sono numeri da Serie B. Deve essere un motivo d’orgoglio, un motivo per dare e fare ancora di più. Sappiamo che ci seguiranno in tanti ad Agrigento, deve essere un motivo in più per cercare di fare qualcosa di importante. È un derby sentito, abbiamo il dovere e l’obbligo di sudare ancora di più la nostra maglia”.