Trapani, Torrisi: “Noi non ci accontentiamo mai, dobbiamo sempre pensare a lavorare, migliorare e crescere”

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Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con la Vibon

Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con la Vibonese:

“Ba? È un under importante e può consentirci di utilizzare un over in più in difesa o in attacco. È un ragazzo forte, con un passato in Serie B, che magari non si trova tra i pro per un discorso di passaporto. Ha gamba e fisicità, oltre a una cattiveria agonistica importante. Dire under è riduttivo. Abbiamo preso un 2003 forte e farà parte della gara”.

“Noi dobbiamo avere un percorso di crescita e miglioramento graduale. Ci saranno sbavature, è normale. La squadra è tutta nuova e ha bisogno di amalgamarsi, di prendere confidenza. Noi stiamo lavorando così. Ogni volta che l’avversario arriva nella nostra area di rigore o prova a concludere c’è anche il suo merito. Non dobbiamo pensare solo alle nostre lacune o incertezze, non si gioca 11 contro zero. Siamo consapevoli che c’è da migliorare, ma c’è anche l’avversario. Guardiamo i numeri e diamoci delle risposte”.

“Noi non ci accontentiamo mai. Dobbiamo crescere. Nel nostro percorso tattico l’unico obiettivo per cui stiamo lavorando è portare la palla avanti, fare gol e cercare di fare punti. Poi mettiamo anche il lavoro tattico collettivo. Stiamo cercando di migliorare le due fasi, la cosa importante è lavorare per migliorarci, con il focus sul risultato. A volte per questo siamo frettolosi nella manovra. Poi per fare gol c’è bisogno della bravura nostra e dell’errore dell’avversario. Dobbiamo essere cinici per fare risultato, sul resto c’è tempo per lavorare”.

“La squadra sa adattarsi alle gare, a Castrovillari abbiamo avuto un grande approccio, abbiamo avuto fame e cattiveria. C’è un lavoro mentale, tattico e non solo. Da fuori sembra tutto semplice, ma i ragazzi meritano un grande plauso, soprattutto sotto l’aspetto mentale”.

“Il campionato? Sarà come tutti gli altri anni. Ci sono squadre che partono male e poi si riprendono col mercato invernale. Altre che sembrano spacciate, ma se non andiamo troppo lontano la Sancataldese era ultima quando è arrivato Infantino, poi ha rischiato di fare i play off. Non mi meraviglio di nulla, il campionato ha fascino e un coefficiente di difficoltà alto. Sarà tosto e difficile come gli altri anni”.

“La Reggina? Non ci penso, ci penserò quando dovremo affrontarli. Ognuno è libero di fare il proprio mercato, tutti vogliono costruire una squadra che faccia più punti possibili, ma alla Reggina penseremo quando dovremo incontrarli”.

“Le gare si devono approcciare mantenendo un’intensità mentale forte e costante a prescindere dall’avversario, continuando a lavorare su ciò che i ragazzi hanno creato, una mentalità vincente. Noi dobbiamo voler vincere sempre, per farlo serve la mentalità vincente e questa parte dall’intensità mentale. L’obiettivo sono i tre punti al 90’. Poi c’è l’avversario, alcune volte ci riusciamo altre no. Tutto passa però dall’aspetto mentale”.