Trapani, Torrisi: “L’abbraccio con i miei figli un momento emozionante. Adesso dobbiamo vincere la Coppa”

Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, commenta così il successo sull’Imolese e la qualificazione in finale di Coppa Italia di Serie D:

“L’abbraccio con i miei figli? Un bel momento. Io sono uno che vive di emozioni e sono stato molto felice di questo mini obiettivo raggiunto, la finale. Un traguardo importante per la città, per la piazza, per noi. Ai ragazzi nel prepartita ho detto di ricordarci da dove siamo partiti, con quanti punti interrogativi, dubbi, quanti se e quanti ma. Da agosto a ora si è fatto un grande percorso. Era una partita affascinante, vedere il ‘Provinciale’ in notturna ti fa respirare un’aria diversa, non ti fa credere che stai facendo la Serie D. Avere guadagnato la finale è qualcosa di bello, a prescindere possa essere per il Trapani la prima volta. A maggior ragione lo è per me e sono stato felice di condividerlo con i miei figli, anche perché il mio maschietto mi aveva profetizzato una cosa tanto tempo fa… Diciamo che abbiamo un segreto tra papà e figlio, speriamo questa sua profezia si possa avverare”.

“Una gara per come ce l’aspettavamo. Colgo l’occasione per fare i complimenti all’Imolese per la mole di gioco e per il calcio espresso. Sapevamo che sarebbero venuti qui per giocarsi le loro carte per la qualificazione. All’andata abbiamo giocato ad armi pari, abbiamo avuto l’episodio a favore. Stavolta abbiamo fatto un’ottimissimo primo tempo, non siamo stati precisi e fortunati. Nella ripresa siamo ripartiti bene, poi c’è anche l’avversario e abbiamo trovato il gol su rigore. Abbiamo lasciato un po’ di campo all’Imolese nella parte centrale della ripresa, ma senza rischiare più di tanto. Penso sia una vittoria ampiamente meritata. Nessuno può obiettare su questo. Sono felice della prestazione della squadra”.

“Questa è una squadra che dimostra sempre di saper soffrire o subire l’avversario quando prende campo e cerca di spingere. Alcune volte abbiamo dato campo all’avversario, ma non abbiamo mai concesso nulla se non qualche tiro da fuori. Non era facile. Ai ragazzi dicevo che i record fanno sempre piacere, ma nella storia non si ricordano le semifinaliste, ma solo chi vince la Coppa. È una competizione nazionale importante, a cui partecipano le squadre dei nove gironi. E oggi siamo tra le prime due. Speriamo di poter essere ricordati”.

“Lavoriamo sempre sulle preventive, cerchiamo di creare densità. Abbiamo cercato di indirizzare sulla nostra sinistra per cercare di trovare Convitto insieme ad Acquadro. A prescindere dall’avversario il nostro modo di giocare è quello di cercare di creare densità in zona palla”.

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Redazione