Trapani, Torrisi: “Grande prova dei ragazzi, abbiamo meritato la Coppa per quanto visto tra andata e ritorno”

Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, commenta così la vittoria della Coppa Italia di Serie D:

“Com’è giusto che sia, in finale le partite sono tutte equilibrate e lo sapevamo. Incontravamo una squadra forte, lo dimostra il fatto che è arrivata fino in fondo. A prescindere da tutto, bisogna sottolineare la grande prova dei ragazzi, soprattutto sotto l’aspetto mentale. La squadra ha dimostrato la voglia di portare la Coppa a Trapani e lo ha dimostrato soprattutto nei primi minuti, dove si è rivisto il miglior Trapani, che ci ha abituati a tutto, con tre palle gol importanti e un buon approccio alla gara. Sono veramente soddisfatto, per onestà intellettuale bisogna analizzare le due partite. E nelle due partite il risultato è nettamente a favore nostro e abbiamo meritato di vincere la Coppa per quanto creato tra andata e ritorno. Anche il Follonica Gavorrano ha avuto qualche occasione, ma non ricordo parate del mio portiere, mentre ne ricordo tre o quattro del portiere avversario. Orgoglioso di questi ragazzi che nonostante la stanchezza e le energie, hanno dimostrato che quando c’è da fare la partita perfetta non sbagliano mai. Ultimamente siamo stati penalizzati dai risultati, abbiamo fatto buone prestazioni e avremmo meritato più di quanto raccolto. Nel calcio esiste la legge di compensazione, qualche altra volta in campionato siamo stati più fortunati, ma quando c’è da fare il Trapani, quando la posta in palio è importante, la squadra non sbaglia e dimostra il suo valore”.

“La gara d’andata è stata una partita strana. Rivedendola anche a freddo, abbiamo fatto un brutto primo tempo, ma anche loro. Noi non siamo stati belli, ma abbiamo avuto l’unica occasione importante. Nella ripresa abbiamo approcciato bene, eravamo andati vicini al gol con Convitto e poi abbiamo preso il gol. Da lì è saltato un po’ il piano gara, loro si sono difesi bassi, noi abbiamo fatto il massimo per fare gol e il loro portiere ha fatto cinque o sei interventi fondamentali. Ricordo le occasioni di Cocco, Palermo… Abbiamo fatto tantissimo, nonostante non avessimo tante soluzioni soprattutto in avanti. Avremmo meritato ampiamente il pareggio. Al ritorno invece è stato un primo tempo diverso, un grande approccio alla gara sotto il profilo dell’intensità mentale. Non abbiamo avuto pause, cose che ultimamente abbiamo avuto e sono plausibili viste le energie spese”.

“Grande prova di Samake e Bolcano? Concordo. Ma sottolineerei anche la prova gagliarda del capitano, di Sartore, Kragl da mezzala, una scelta azzeccatissima che ci ha fatto conquistare il centrocampo, dove siamo stati padroni. La scelta di Samake, oltre per dare un turno di riposo a Cocco è dovuta allo studio dell’avversario che veniva a prenderci alti e noi potevamo sfruttare l’attacco diretto, dove sapevamo di potergli fare male. Con Samake e Sartore attaccavamo bene la profondità. La scelta di Samake è stata efficiente per il modo in cui ha fatto giocare la squadra”.

“Voglio dedicare questa Coppa a un gruppo e a una persona, che hanno qualcosa in comune, che mi ha sempre emozionato dal primo giorno al ‘Provinciale’. Oggi ho bisogno di questo gruppo numeroso, che io stimo, il gruppo della Curva Nord 2 aprile 1905 al quale personalmente dedico questa Coppa e a cui in cambio chiedo di salirla al cielo a mio padre, perché anche lui è nato il 2 aprile ed è una Coppa che dobbiamo festeggiare assieme. Spero che mi diano una mano per portarla da lui e poterla festeggiare”.

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