Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con la Sancataldese:
“Non voglio pensare al passato che lascia il tempo che trova. I trascorsi rimangono, ma siamo in una vita nuova sportivamente parlando. Questo è un campionato diverso, dobbiamo pensare a quello che stiamo facendo oggi. La Sancataldese mercoledì ha giocato con 6 o 7 undicesimi dei titolari, a parte qualche assenza o qualcuno a riposo”.
“La Sancataldese è una squadra che ha tanta corsa, che aggredisce bene la palla e che gioca anche un buon calcio. C’è anche da considerare il fattore campo, che non bisogna trascurare. Sappiamo che sarà tosta, complicata. Mettiamo da parte quello che è il passato. Dobbiamo essere consapevoli che ci sono tre punti in palio, ma la classifica si guarda alla fine”.
“Chiaramente abbiamo una buona opportunità, dunque dobbiamo farci trovare pronti, il Trapani è chiamato a fare la prestazione per cercare di fare bene a San Cataldo”.
“Il Trapani deve continuare a coltivare la mentalità vincente su cui lavoriamo da luglio. È difficile, perché le partite aumentano e stare sempre sul pezzo non è semplice. Questa squadra però ha sempre voglia e fame di migliorarsi. Dobbiamo migliorarci e coltivare questa mentalità, che ti porta ad affrontare l’avversario con l’obiettivo di vincere. Mi aspetto una gara difficile, contro un avversario che ha qualità. Oltre a fare prestazione dovremo correre più degli avversari, dovremo essere sempre presenti, avere la fame e la ferocia che ci hanno contraddistinto”.
“Abbiamo delle qualità più importanti e possono fare la differenza, ma è fondamentale che queste passino in secondo piano. Se non abbiamo fame e ferocia non servono a nulla”.
“Il fattore campo può essere determinante, sia sugli spalti sia come terreno. Questo però deve passare in secondo piano, non devono essere un nostro pensiero. Noi abbiamo un obiettivo chiaro. È una tappa del nostro percorso, questo deve darci le forze giuste. Siamo il Trapani, andiamo lì a fare una partita umile con in mente il nostro obiettivo”.
“Tatticamente dovremo essere compatti, con distanze breve tra i reparti. E se perdiamo la palla dobbiamo essere già pronti, per evitare il contropiede. Per fare ciò serve ferocia in fase di non possesso”.
“Io non ho più parole per elogiare la squadra, io la vivo tutta la settimana e questa è una squadra con ragazzi che lottano per una maglia, con passione e con voglia. C’è grande competizione, ma anche grande affiatamento e grande stima”.
“Credo che la gente sia orgogliosa di questa squadra. A rendere la gente orgogliosa sono gli atteggiamenti, l’impegno. Noi non dobbiamo mollare mai, dobbiamo correre e combattere. Un voto alla squadra? Da un minimo di 10 a un massimo di 10 e lode”.