Trapani, Torrisi: “A Locri è cominciata l’era vincente del presidente Antonini. Lì con la giusta cattiveria”
Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con il
Il tecnico del Trapani, Alfio Torrisi, ha presentato così la sfida con il Locri:
“Sicuramente è un luogo dove ci sono tanti bei ricordi. L’anno scorso grazie alla finale vinta lì si è vinto. E vincere non è mai semplice, motivo per cui ogni anno vincono veramente in pochi. Avevo già parlato col presidente sulla mia riconferma, lui mantiene sempre la sua parola, cosa che va rimarcata perché in questi tempi i valori vanno perdendosi. È stato di parola ed è giusto sottolinearlo. È stata la prima vittoria del Trapani dell’era Antonini, abbiamo vinto lì i play off. Da lì è iniziata l’era vincente del presidente, questo deve far sperare i trapanesi per il futuro. Locri è un punto di partenza, dove inizia l’era delle vittorie del presidente”.
“Cocco farà parte della gara, è pienamente recuperato e disponibile, come lo sarà Montini. Gli unici che non verranno con noi in trasferta per problemi fisici e non solo sono Samake, per il lutto che lo ha colpito, Sparandeo, che sta continuando il suo percorso di recupero, Marigosu che ha avuto un sovraccarico muscolare e si è fermato. Abbiamo recuperato in extremis Convitto da un’influenza. Per il resto tutti disponibili”.
“Mancano 11 battaglie, la prima, difficile, è quella di Locri. Usiamo questo termine perché adesso il tempo stringe e le squadre che devono raggiungere obiettivi prefissati giocheranno col coltello tra i denti, soprattutto tra le mura amiche. Locri è un campo complicato, difficile per tradizione. Fino all’anno scorso avevano record di imbattibilità in casa e le trasferte calabresi sono tutte difficili, a maggior ragione quando si lotta per la salvezza. Saranno 11 battaglie, sarà un altro step di un percorso che deve portarci al nostro traguardo. Cominciamo a intravedere l’obiettivo, per raggiungerlo dobbiamo superare queste tappe. E dobbiamo farlo da Trapani, con la fame e la voglia di andarci a prendere il pallone, cercando di essere offensivi. La ricetta giusta è continuare a fare quello che abbiamo fatto, umili, consapevoli di essere forti, ma sempre con il giusto atteggiamento. Noi dobbiamo nutrirci a vista del nostro traguardo, del nostro obiettivo, che deve stimolarci sempre”.
“Veniamo da una vittoria in rimonta importante che dal punto di vista mentale e psicologico deve darci quella forza in più. E credo che dal punto di vista mentale difficilmente possono esserci squadre che stanno meglio del Trapani, dobbiamo sfruttare questo al massimo anche nei confronti della singola gara”.
“Sull’organizzazione del gioco e delle idee ho detto che avevamo tanto da migliorare, piano piano però c’è sempre meno da migliorare, anche se si può sempre fare. Cerchiamo sempre di fare un buon calcio ed essere fluidi nella manovra. Ci abbiamo lavorato, la squadra ha preso sempre più consapevolezze nei propri mezzi e ci eravamo prefissati questo risultato. Poi tutto ciò, quando hai una rosa di 30 giocatori, questo può anche arrivare con un mese di ritardo”.
“Non abbiamo mai avuto dubbi sulle nostre consapevolezze. Questo è un gruppo con giocatori che hanno dei trascorsi importanti. L’autostima del singolo viene presto trasferita al collettivo, soprattutto ai più giovani. Siamo arrivati a un livello di maturità importante, sia sotto l’aspetto mentale sia sotto l’aspetto tecnico-tattico. Potevamo essere più bravi nel gestire certe situazioni, alcune volte ci siamo fatti prendere dalla gara e ci siamo adattati all’avversario. Ma anche lì stiamo crescendo notevolmente. La forza sicuramente te la dànno i risultati. La squadra sta facendo qualcosa di bello, di importante. I verdetti che contano sono però quelli che restano scritti, i record lasciano il tempo che trovano. Siamo in corsa per due obiettivi ma non abbiamo ancora vinto nulla. Testa bassa, atteggiamento da squadra importante e giusta cattiveria agonistica”.