Prima a centrocampo e poi in difesa Anthony Taugourdeau è stato tra i principali protagonisti della promozione del Trapani in Serie B. Con lui abbiamo fatto il punto della situazione, queste le sue parole a Goalsicilia.it.
Anthony, minuto 84 di Trapani-Piacenza, batti e ribatti in area, ti giri e tiri gonfiando la rete. Chiudi gli occhi e dimmi che sensazioni hai…
“Una gioia pazzesca. Quando ho visto la palla in porta, in una frazione di secondo, ho capito che di fatto eravamo in Serie B perché la gara era chiusa. Infatti ho esultato correndo sotto la curva, bellissimo. Tra l’altro credo sia la prima volta in vita mia che segno sugli sviluppi di un corner (ride, ndr), tutto perfetto”.
Questa stagione è stata per te un riscatto dopo le tante voci dell’anno scorso quando sei andato via…
“La scorsa stagione ho sentito veramente voci assurde. Giusto per farti un esempio delle cagate che ho letto, qualcuno sosteneva che mia moglie stava male a Trapani, quando non viveva con me, quindi boh. In ogni caso sono contento per quest’anno, in questi giorni ho ricevuto tanti messaggi di ringraziamento e magari alcuni di questi erano gli stessi che mi massacravano (ride, ndr). Per me è stata una bella rivincita”.
C’è stato un momento della stagione in cui hai avuto la consapevolezza che questa Serie B era raggiungibile?
“Prima della partita della partita con la Juve Stabia eravamo a -1, questo ci ha fatto capire che eravamo là e potevamo giocarcela. Purtroppo quella partita l’abbiamo steccata ma bisogna fare i complimenti ai campani perché non è un caso se hanno perso solo due partite in tutto il campionato”.
Però c’era consapevolezza nei vostri mezzi…
“Grandissima consapevolezza che eravamo forti. Siamo arrivati davanti a big come Catania, Casertana e Catanzaro e abbiamo vinto i play off. In pochi ci avrebbero scommesso ad inizio stagione”.
Hai citato il Catania, a loro hai segnato su punizione e molti hanno dato la colpa a Pisseri. Sei d’accordo?
“Mah, era il mio quinto gol su punizione quest’anno e in carriera qualcuna l’ho fatta. Quindi non era proprio casuale. Magari il portiere poteva fare qualcosina di più, ma penso di avercelo un po’ di merito perché credo di calciarle discretamente dai”.
Il mister ha raccontato che quando ti ha chiesto per la prima volta di giocare in difesa, hai detto ‘Non ho 35 anni, vuoi farmi già smettere?’ ma poi ti sei messo a disposizione della squadra…
“È vero (ride, ndr). È successo per la partita col Campodarsego lo scorso luglio in Coppa Italia. Metteva Corapi davanti alla difesa e per farci coesistere mi ha chiesto di giocare dietro. Era un momento particolare, non si capiva bene quale fosse la situazione e in più con i tifosi avevo un rapporto così così, quindi gli ho fatto la battuta ‘Mister ma un centrocampista passa in difesa quando invecchia’ (ride, ndr)”.
Alla fine hai fatto tante partite in quel ruolo…
“La prima vera volta contro la Viterbese gli ultimi 20 minuti e mi sono trovato bene sinceramente”.
Quindi ormai ti si può definire sia difensore che centrocampista?
“Io sono un play, mi piace stare un po’ più vicino alla porta avversaria e stare nel vivo del gioco. Certo, adesso posso dire che dietro posso giocare, ma ho ancora un po’ di anni di carriera e quindi vorrei giocarli in mezzo al campo (ride, ndr). Sicuramente sapere fare più ruoli è un vantaggio”.
Abbiamo parlato di destino che è strano. Lasci Trapani per andare al Piacenza tra mille mugugni, torni da protagonista e batti proprio i biancorossi in finale…
“Quando ho visto il sorteggio, noi col Catania e loro con l’Imolese, ho pensato ‘Vuoi vedere che ci giochiamo la B proprio con loro?’. Nella felicità totale per la promozione, diciamo che questa è stata l’unica cosa che mi è dispiaciuta, tra virgolette”.
Avevate un gruppo forte, si dice che lavoravate sempre col sorriso…
“Quando hai in squadra gente come Ferrara, Scrugli e Scognamillo non può essere diversamente (sorride, ndr). C’erano scherzi tutti i giorni, lavoravamo sempre con grande serenità e forse questo è stato davvero il nostro punto di forza”.
Futuro: hai altri due anni di contratto con il Trapani…
“Ho letto anch’io le notizie di mercato su di me, ma credimi che non so nulla perché non parlo col mio procuratore da giorni. Bisogna aspettare il Trapani nella speranza si risolva tutto, dispiace davvero vivere questa situazione”.
Se dovesse aggiustarsi tutti ti piacerebbe restare in granata anche in B?
“Se si aggiusta tutto è ovvio, assolutamente sì. Penso di essermelo meritato sul campo e mi piacerebbe vivere una stagione tra i cadetti da protagonista con la maglia granata”.
Ed eventualmente ciò non dovesse accadere, ti piacerebbe comunque andare in B o saresti disposto anche a fare una C importante?
“Intanto non ci voglio pensare. Poi di queste cose se ne occuperà il mio procuratore che per fortuna non è uno che mi stressa chiamandomi ogni 5 minuti. Vedremo…”.