Trapani: squadra sempre compatta, il segreto della truppa di Italiano

Il Trapani conquista la sua quinta vittoria su sei partite giocate e consolida il primato in classifica, allungando sull’inseguitrice Juve Stabia che ha osservato il turno di riposo. Ma quanta fatica hanno fatto i ragazzi di Italiano per avere ragione di un avversario tosto, ben messo in campo dal suo allenatore Ginestra, che ha messo spesso in difficoltà i granata. Partita intensa giocata ad alti ritmi da entrambe le compagini, tra l’altro, sotto un’intensa pioggia che non favoriva per nulla lo sviluppo della manovra.

L’ha spuntata la truppa di Italiano, anche se di misura, sicuramente perché ci ha creduto di più e perché ha più tenuto in mano il pallino del gioco. Costruendo, costruendo prima o poi si riesce a trovare il pertugio giusto per sfondare! Il Trapani l’ha trovato nella ripresa con un’azione da manuale condotta da Taugourdeau (preziosissimo il francese in cabina di regia con Corapi), che faceva filtrare una palla per Golfo un po’ defilato sulla destra. Il numero 24 granata metteva in mezzo per l’accorrente Nzola che in scivolata insaccava.

Il Bisceglie ha avuto il torto di iniziare la partita con un baricentro basso stringendo le maglie per respingere le offensive dei padroni di casa. Infatti il Trapani è partito subito in avanti costringendo gli ospiti a difendersi quasi in undici dietro la palla. Poi quando la squadra di Ginestra ha capito che contro il Trapani giocare così arretrati, prima o poi il gol si poteva subire, ha alzato il baricentro, andando a pressare l’avversario fin dal primo passaggio.

In questo modo il 4-3-3 di Italiano ha incontrato qualche difficoltà con il 5-3-2 degli ospiti che riuscivano a creare la superiorità numerica a centrocampo rendendosi, in un paio di occasioni, pericolosi. Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa la musica cambiava, perché Italiano inseriva Ferretti per uno spento Tulli e Nzola al posto di Costa Ferreira. Il Trapani non dava più punti di riferimento con Ferretti e Golfo che si scambiavano le fasce e quest’ultimo che arretrava in mediana pronto ad inserirsi e andare in appoggio alle due punte Evacuo e Nzola.

I granata aumentavano così la pressione, schiacciando gli ospiti nella loro metà campo e trovando il gol del vantaggio. Ma non finiva qui, perché l’undici di Ginestra è squadra di tutto rispetto e darà filo da torcere a tanti avversari in questo campionato. Si catapultava in avanti alla ricerca del pareggio con un Trapani che ha subito l’avversario dal vantaggio fino al triplice fischio dell’arbitro.

Gran merito va al Bisceglie per non essersi arreso mai e per aver tenuto il risultato in bilico fino all’ultimo, sfiorando il pareggio nel finale con capitan Risolo. Forse i granata avrebbero dovuto gestire meglio gli ultimi 20’ della partita, a detta del suo allenatore. Ma non dimentichiamoci che in campo ci sono anche gli avversari, che non ci stanno a perdere. E credo, che la truppa di Italiano abbia avuto, pur subendo il ritorno degli ospiti, l’atteggiamento giusto, senza disunirsi mai, mantenendo il vantaggio con carattere, personalità e col cuore di chi vuole conquistare a tutti i costi qualcosa. Il Trapani l’ha conquistato, il Catania è avvertito…

Salvatore Puccio

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