A guardare il terzo 1-0 consecutivo del Trapani, dopo Akragas, Rende e ieri pomeriggio con il Matera, viene da chiedersi come la squadra di Calori non riesca a chiudere le partite e quindi tenerle in bilico fino al triplice fischio dell’arbitro. Solo che vedendo all’opera di questi tempi i granata, c’è da dire invece che sono un’eccezione che conferma questa massima del calcio. Sicuramente la truppa di Calori, dopo aver sbloccato il risultato, non riesce ad essere determinata e cinica nello sfruttare le occasioni per chiuderla. Ma questo passa subito in secondo piano quando si vede una squadra che che spinge con ordine, forza ed intensità, per poi gestire il vantaggio con carattere e personalità, senza rischiare mai e non concedendo nulla all’avversario. Ed allora che ben vengano le vittorie di stretta misura!
Contro il Matera, quarta forza del campionato, il Trapani ha dimostrata un ulteriore crescita di un lavoro cominciato nel ritro di Spiazzo e destinato a concludersi con un risultato importante. Lo dicono i numeri, che nel calcio sono quelli che contano. Nelle ultime 8 partite l’undici di Calori ha conquistato 22 punti, contro i 14 del Catania ed i 10 del Lecce. Ben 12 punti recuperati alla capolista, in caduta libera, che da ieri sera portano il Trapani a due sole lunghezze dalla vetta, in compagnia degli etnei. Un finale di campionato al cardiopalma! Nella partita contro il Matera si è visto un Trapani a cui siamo abituati in questo torneo.
Un primo tempo soporifero in cui i granata partono lenti senza pressare alto, alla ricerca di quegli spazi per colpire. Il 3-5-2 di Calori, che ha mantenuto per l’intero arco dell’incontro, ha dovuto fare i conti con il 4-2-3-1, elastico, schierato da Auteri, che durante l’incontro cambiava in 4-3-3 ed anche 4-3-1-2. Ma la caratteristica degli ospiti era quella di allargarsi molto sulle fasce, costringendo il Trapani a contrastarli in ampiezza, non riuscendo, almeno per i primi 45′, a pressarli alti. Nella ripresa, le cose sono cambiate subito, perchè un Trapani più aggressivo contrasta gli avversari sulla loro trequarti, impedendogli di aprire il loro gioco sulle fasce e già al 3′ i granata passano con una perfetta incornata del bomber Evacuo, al suo decimo centro stagionale, a cui va fatto un plauso particolare, non solo per il gol che ha dato la vittoria alla sua squadra, ma per come il 36enne nativo di Pompei si è speso per tutto l’intero arco della partita, dimostrando di essere di categoria superiore e la pedina giusta per permettere alla sua squadra di fare il salto di qualità.
Passati in vantaggio, i granata hanno tenuto sempre in mano il pallino del gioco, non permettendo all’undici di Auteri di poter impensierire la porta difesa da Pacini. Un Trapani concentrato e sempre sul pezzo, che ha giocato da grande squadra e che finalmente oggi ha avuto risposta del valore di un giocatore come Corapi. Lasciato in campo per tutta la gara da Calori, il giocatore granata è stato una diga a centrocampo, recuperando un mare di palloni per fare ripartire poi i suoi compagni. Dei nuovi arrivati a gennaio si aspettava ancora il metronomo calabrese. E forse, contro il Matera, Francesco Corapi ha dimostrato di che pasta è fatto. Insieme a Evacuo è stato il migliore in campo, una pedina importantissima per l’obiettivo che il Trapani vuole raggiungere.
Ci si aspettava la goleada granata dopo essere passati in vantaggio, ma questo non è avvenuto e in compenso si è visto un Trapani che ha sciorinato fino al triplice fischio dell’arbitro Zufferli di Udine, una bella partita tecnicamete e tatticamente, tenedo sempre in cassaforte il risultato. Adesso non c’e tempo di gioire perchè bisogna pensare alla Virtus Francavilla, per restare sempre sul pezzo, per far sentire il fiato al collo del Lecce, per far si che la lunga rincorsa abbia un lieto fine.
Salvatore Puccio