(Foto archivio Trapani calcio) Con una prova di cuore, carattere, personalità e, possiamo dirlo, giocando da grande squadra, il Trapani ha avuto ragione della corazzata giallorossa. Il Catanzaro, costruito in estate per vincere, gioca il miglior calcio del girone, avendo in panchina un esperto allenatore come Auteri, che al “Provinciale ha schierato i suoi con un 3-4-3 per poi diventare a 5 in difesa e a 3 e anche a 4 in mediana, in fase di non possesso.
Ragion per cui i granata hanno fatto fatica a trovare varchi in una difesa chiusa ermeticamente ed un centrocampo che spesso creava la superiorità numerica lanciando in profondità Kanoute, una vera spina al fianco per gli uomini di Italiano, che ha fatto reparto da solo, procurandosi due rigori, tirati dallo stesso, ma uno solo trasformato. Nel secondo, il miracolo di Dini ha sicuramente dato la scossa giusta ai padroni di casa per riprendere una partita cominciata subito in salita quando già all’8′ il Sig. Simone Sozza di Seregno decretava un rigore per un dubbio atterramento di Kanoute ai danni di capitan Pagliaruo.
A proposito dell’uomo in giacchetta nera, ha mostrato un po’ di voler fare il protagonista, non solo nelle occasioni dei tre rigori fischiati di cui due molto discutibili, ma per una condotta di gara a lasciare correre troppo ed in qualche caso venendo meno all’applicazione di quello che è il regolamento.
Un arbitro “brutto”, direi, per una gara bella giocata con grande intensità agonistica da entrambe le squadre, che ha offerto interessanti spunti tecnici e tattici. Non volendo essere retorici, possiamo assolutamente dire che la sfida tra il Trapani ed il Catanzaro è stata di quelle partite che ci riconciliano con il calcio.
Italiano nel suo consolidato 4-3-3, ha riproposto Taugourdeau al fianco di Pagliarulo, con l’inserimento di Toscano in cabina di regia e confermando Costa Ferreira terzino sinistro per aiutare la costruzione del gioco. L’intento del mister granata era quello di iniziare la manovra fin dalla propria area e cercare appunto con Taugourdeau di lanciare la sfera sopra la testa dei difensori ospiti facilitando la torre di Evacuo. Esperimento riuscito in parte, soprattutto nell’occasione del rigore concesso ai granata, propiziato da un fallo di mano commesso da un difensore giallorosso che saltava in maniera disordinata non arrivando ad intercettare di testa un lancio per Evacuo.
La truppa di Italiano ha vinto due volte nella partita contro il Catanzaro. La prima volta perché non ha subito come contro il Rende, ma sotto di un gol è ripartita a testa bassa, senza disunirsi, facendo la partita, dando intensità alla manovra e lasciando trasparire quella sensazione di poter riprendere il match, stando sempre in guardia contro una squadra che in ripartenza poteva fare tanto male. La seconda volta, perché ha portato i tre punti a casa. L’undici di Italiano ha dimostrato il suo carattere, non scoraggiandosi sull’errore di Evacuo dal dischetto, che l’ha portato al riposo sotto di un gol. il rigore fallito da Kanoute al 5′ della ripresa, che con esito opposto avrebbe chiuso la partita, ha portato i padroni di casa a credere sempre di più nella rimonta.
Ed a una squadra già carica mentalmente, ha pensato il suo allenatore a darle una svolta tattica. Fuori il buon Tulli per Nzola che va a posizionarsi alto a destra con Dambros che passava alto di sinistra. Fuori Toscano( buona la prova sel purosangue trapanese), e dentro Scognamillo, con Tagourdeau che saliva in mediana in cabina di regia. I granata aumentavano il ritmo, mettevano più adrenalina e più fattore nervoso, con un Nzola in grande spolvero, schiacciavano nella propria metà campo il Catanzaro, che accusava il colpo, subendo la fisicità degli attaccanti trapanesi ed il continuo incalzare dei granata verso la loro porta.
Il nuovo tema tattico dei granata produceva la punizione da quasi 30 metri trasformata in gol dallo specialista Taugourdeau con la quale la truppa di Italiano agguantava il pareggio. Non contento del pari, il Trapani, continuava a “macinare” gioco, trovando il gol del vantaggio con Evacuo.
Rete che darà la vittoria ad un Trapani che ci ha creduto fin dalle battute iniziali, dove i singoli hanno dato tanto al collettivo ed il collettivo ai singoli. E questi sono requisiti che deve avere una grande squadra come ha dimostrato di essere ieri al “Provinciale” il Trapani di Italiano, che consolida il secondo posto in classifica al giro di boa di questo campionato pronta ad insidiare il primato della capolista Juve Stabia.
Salvatore Puccio