Trapani, problema di atteggiamento e approccio. Bisogna compattarsi in vista dei play off
Mi ero chiesto se il “tonfo” di Brindisi contro il Francavilla potesse considera
Mi ero chiesto se il “tonfo” di Brindisi contro il Francavilla potesse considerarsi un episodio isolato, dopo un percorso di dieci risultati utili consecutivi con 8 vittorie e due pareggi, da parte di un Trapani che era diventato arbitro del suo destino. Quel dubbio, quella paura che il giocattolo si fosse inceppato ha trovato conferma nella più brutta prestazione offerta al “Provinciale” dall’undici di Calori, contro una volitiva Fidelis Andria, venuta a Trapani per giocarsi la partita e che si è portata via alla fine dei 96′ giocati un punto meritatissimo. A porgerlo su un piatto d’argento è stata una squadra svogliata, senza né capo né coda, che ha avuto ancora una volta un approccio sbagliato alla gara, subendo il gol nei primi minuti.
Solo che stavolta a differenza di tante altre occasioni i granata non hanno saputo reagire, non hanno avuto la scossa per ripartire, non sono riusciti mai a trovare il bandolo della matassa e costruire azioni degne di nota. E se non fosse stato per l’autogol del difensore pugliese Colella, che ha ingannato il suo portiere, a quest’ora saremmo qui a parlare di una sconfitta della squadra di Calori. Perchè una compagine che deve vincere a tutti i costi per continuare un percorso importante non può produrre, soprattutto nei secondi 45′ una sola azione da rete, che è stata quella del gol annullato ad Evacuo con il pallone che era già oltre la linea di porta di circa mezzo metro.
E quì è chiaro che c’è tanto da recriminare e bisogna spezzare una lancia a favore di un Trapani che in tutta la stagione in tanti episodi dubbi dal punto di vista arbitrale è stato spesso sfortunato. A questo punto c’è pure da chiedersi se la presenza, in questo girone, di squadre più blasonate come Lecce e Catania, possa aver danneggiato il Trapani. Ma questa è tutta un’ altra storia. Ritornando alla gara con l’Andria, si è visto un Trapani sulle gambe fin dai primi minuti (e dire che mister Calori nella conferenza stampa prepartita, aveva sottolineato che la squadra fisicamente stava bene), che faceva fatica a fare due tre passaggi di fila, dove non si capiva se il punto di riferimento del gioco fosse Corapi o Palumbo, dove Scarsella dopo un avvio di campionato ottimo, da quando è approdato al Trapani, sembra essersi appannato.
Da salvare, su tutti, sono il solito “guerriero” Marras e un “grande” come Evacuo che oggi ha giocato per un tempo e mezzo con la testa fasciata per uno scontro con un avversario che gli è costato alcuni punti di sutura. Un esempio a 36 anni per qualche suo compagno più giovane come un Murano che manifesta sempre un approccio alla gara blando senza verve, senza voglia di volere conquistare qualcosa. Calori nel suo confermato 3-5-2 ha preferito Bastoni a Rizzo come quinto di sinistra. Scelta fallita perchè il numero 8 granata non ha inciso per tutto l’intero arco dell’incontro. Ma tutta la squadra non c’era, ieri, compreso i quattro subentrati dalla panchina. Cambi tra l’altro che il mister granata ha operato vedendo i suoi giocatori a corto di ossigeno.
Sono d’accordo con mister Calori quando afferma che la sua squadra sta bene fisicamente. Perchè, paradossalmente, la brutta prestazione contro l’Andria è stato un problema più mentale di una squadra che ha finito l’ossigeno dopo una lunga rincorsa, che non riesce a reggere il peso di un obiettivo importante. E quando non ci stai più con la testa, non ci stanno più le gambe. È come se la truppa di Calori, quando arriva al dunque, non riesce mai a concretizzarlo, si perde, si smarrisce. Come se ogni volta gli mancasse quel “quid” in più per essere una grande squadra. È successo lo scorso anno e costò la retrocessione in serie C.
La mia paura è quella che potrebbe succedere anche quest’anno. Perchè, sfumata la promozione diretta in serie B, ci sono i play off da disputare e con l’atteggiamento e l’approccio visto ieri al “Provinciale” non si va da nessuna parte. È ora di rimboccarsi davvero le maniche, a cominciare da mister Calori, affinchè riesca a tirar fuori ai suoi giocatori i giusti attributi, trasmettendo le giuste motivazioni per presentarsi agli spareggi, nella migliore condizione possibile e aggiungo nella migliore posizione possibile: il secondo posto. E questo i granata molto probabilmente se lo giocheranno con il Catania, a cui renderanno visita proprio il prossimo turno di campionato nel posticipo serale di lunedì 23 aprile. Sarà una gara importante dove il Trapani se riuscirà a farla sua, avrà acquisito, forse, quel “quid” che gli mancava.
Salvatore Puccio