Trapani: obiettivo secondo posto, poi testa ai play off

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Non ci fu partita “migliore”, come quella pareggiata dal Trapani con il

Non ci fu partita “migliore”, come quella pareggiata dal Trapani con il Monopoli, in cui le assenze di alcuni giocatori hanno pesato notevolmente sugli sviluppi della gara e di conseguenza sul risultato finale. Mi riferisco, a Fazio, Bastoni ed Evacuo, appiedati dal Giuudice Sportivo, che hanno privato Calori di giocatori con caratteristiche ben specifiche cui non ha trovato riscontro nei sostituti mandati in campo. A cominciare dai due gol subiti dal Monopoli, tra l’altro, l’uno fotocopia dell’altro, sono arrivati entrambi dalla fascia destra del Trapani, di solito ben coperta da Pasquale Fazio.

Da un paio di settimane mister Calori aveva inserito Bastoni come quinto di sinistra del centrocampo granata. E il 22enne centrocampista ha dimostrato di riuscire a tenere alta la squadra e contenere su quella fascia gli esterni avversari. Ruolo in cui il giovane purosangue trapanese Rizzo ha spesso stentato sia in fase propositiva che nel contrastare gli avversari subendo spesso la loro fisicità. Vedi il gol del pareggio del biancoverde Longo che arrivando da dietro ha anticipato in scivolata proprio Rizzo. E vogliamo parlare di Felice Evacuo, giocatore insostituibile, di categoria superiore a cui dai la palla, poi lui la tiene, la difende per far salire i compagni e poi l’appoggia a colui che deve creare. Sicuramente Murano non sa fare questo.

Mi viene tanta rabbia quando parlo di questo attaccante perché ha tante potenzialità tecniche, fisiche e tattiche, ma non ha la cattiveria, l’aggressività, il cinismo e la precisione che deve assolutamente possedere un attaccante. Andrò un po’ controcorrente, però metto Jacopo Murano sul banco degli imputati del pareggio di domenica con il Monopoli. È pur vero che ha siglato il gol che ha sbloccato la partita ( ma questo è il suo mestiere), ma non si possono sbagliare due gol fatti a tu per tu con il portiere avversario. Te ne concedo uno di errore ma l’altra palla la devi mettere dentro.

Conseguenza: non chiudi la partita e rischi, come è successo, il ritorno degli avversari. Poi ancora una volta, quando è stato necessario conseguire il risultato, la squadra di Calori, soprattutto al “Provinciale”, si è come bloccata, prigioniera della propria incapacità di fare sua la partita, anzi subendo spesso il gol degli avversari. È tutto qui il 2-2 contro l’undici di Scienza che rimanda la conquista del secondo posto all’ultima giornata di campionato. Peccato perché una vittoria contro i pugliesi e la concomitante sconfitta del Catania in quel di Matera, avrebbe dato con una giornata d’anticipo la matematica certezza del piazzamento. Mai una gioia!

Al popolo granata non è permesso, bisogna soffrire fino all’ultimo. Personalmente l’ho capito dal rigore sbagliato a fine gara da Jacopo Murano in quel di Pagani (eravamo alla sesta giornata di andata), quando volle fare il Totti della situazione, che il campionato del Trapani non sarebbe stato su un tappeto di velluto. Vada come vada in quel di Cosenza, è ormai tempo di play off a cui occorrerà arrivare con una continuità di rendimento e di prestazioni, in salute, con la disponibilità e la buona forma dei calciatori e soprattutto con una buona dose di fortuna.

Ci saranno un po’ di giorni disponibili per ricaricare le batterie, sia che si arrivi terzi, sia che si arrivi secondi. E la squadra di Calori ha ben poco da lavorare sul piano tecnico o tattico che sia, perché ripeto come ho sempre sostenuto fin dall’inizio rimane la squadre più forte del suo girone e tra le più forti di tutta la serie C. Il vero lavoro dovrà essere fatto sul piano mentale. Credo che Alessandro Calori, nei giorni che precederanno l’esordio nei play off, avrà l’arduo compito di far capire ai suoi ragazzi, consapevoli nei propri mezzi, alleggerendo loro la pressione, che il raggiungimento della serie B, non è poi questa meta impossibile, anzi, che è assolutamente alla loro portata.

Salvatore Puccio