Trapani: in un clima di incertezze ripartire col piede giusto era importante…
In un clima di incertezze, per le note vicende societarie, il Trapani è riparti
In un clima di incertezze, per le note vicende societarie, il Trapani è ripartito in Coppa Italia affrontando la modesta formazione veneta del Campodarsego, allenata dall’ex stopper dell’Inter, Antonio Paganin. Anche il Trapani ha affidato la sua panchina ad un ex giocatore granata che ha poi calcato tantissimo i campi di serie A. Vincenzo Italiano nativo di Ribera, che da pochi anni ha iniziato la sua carriera d’allenatore, con tanta voglia di fare bene.
E forse, ad oggi, quella di affidarsi ad un giovane allenatore per rilanciare la squadra, rappresenta la vera certezza di questo Trapani. Arrivato solo sabato nella città falcata, il neo allenatore granata, avrà chiarito subito quali sono le sue intenzioni, il suo credo calcistico, perché la squadra stasera si è espressa come meglio non poteva. Con soli nove giorni di preparazione sulle gambe, che alla lunga si sono fatti sentire, il Trapani è riuscito a battere di misura una formazione che anche se di categoria inferiore, ha dato filo da torcere ai padroni di casa, soprattutto sulla freschezza atletica.
Contro il Campodarsego, il Trapani ha vinto d’esperienza facendo valere la superiorità di giocatori come Corapi (il migliore in campo insieme a Ferrara), Evacuo, Ferretti e capitan Pagliarulo. Ferrara preferito tra i pali a Marcone ha fatto vedere di che pasta è fatto salvando in più di un’occasione la sua porta, proprio in quelle situazioni di affanno dei suoi compagni, in cui i veneti riuscivano con la loro maggior freschezza atletica a creare seri problemi alla retroguardia granata.
Se il lavoro di mister Italiano deve ancora comiciare, su quelle che sono le sue idee di gioco, pare non ci siano dubbi. Il 4-3-3 schierato contro la squadra di Paganin, sembra essere il suo schema preferito, molto offensivo allargato spesso sulle fasce. Ed Evacuo e compagni l’hanno subito ben interpretato facendo la partita fin dai primi minuti e passando in vantaggio proprio da un’azione aperta sulla fascia destra per Ferretti che pennellava un cross per Evacuo che staccava di testa, la sua specialità, battendo l’estremo difensore ospite.
Tanta gioia da parte dei granata che correvano ad abbracciare il loro compagno, lanciando un messaggio chiaro alla società: noi ci siamo e vogliamo lottare per questa maglia. La reazione degli ospiti c’è stata, in un paio di occasioni sventate da Ferrara, ma è stato sempre il Trapani ha tenere le redini dell’incontro, anche se non è riuscito a chiudere mai la partita. Neanche nella ripresa quando i due legni colpiti da Corapi potevano tagliare le gambe ad un avversario che fino all’ultimo ha tentato di riequilibrare le sorti dell’incontro approfittando di un Trapani, apparso un pò sule gambe. Ma ripeto la maggior esperienza dei locali ed un paio d’interventi del n. 1 granata, hanno fatto sì che la squadra di Italiano, portasse in porto un risultato importante con il passaggio del turno, in un momento in cui rimane un rebus su quello che sarà il futuro della società di via Orlandini.
Cessione o non cessione, questo è il dilemma. I giocatori con la prova di stasera, vecchi e giovani al loro esordio, il loro rebus l’hanno sciolto. Adesso la palla passa alla società…
Salvatore Puccio