Il roboante numero di gol realizzati nella contesa tra il Trapani ed il Monopoli, è lo specchio di una partita bella, vista dagli spalti, giocata con ardore agonistico, con intensità da entrambi i contendenti, non cattiva anche se sul taccuino dell’arbitro sono finiti ben 10 ammoniti ed un espulso, che sono in realtà il risultato dell’impegno profuso dai 22 in campo a non mollare mai e giocarsela colpo su colpo e quindi inevitabilmente il fallo da giallo ci può anche scappare.
L’ha spuntata il Trapani che di gol ne ha realizzati quattro rispetto ai due del Monopoli, continuando la sua striscia di vittorie tra le mura amiche che adesso è di 11 su 12 partite giocate. Vincenzo Italiano temeva un po’ questa partita visto lo score in trasferta dei biancoverdi con 4 vittorie, 4 pareggi e due sole sconfitte, tra l’altro a Catania e Castellammare di Stabia. E l’inizio di gara lasciava presagire le preoccupazioni della vigilia perché la squadra di Scienza partiva a spron battuto e per i primi 10/15′, ha tenuto in apprensione i granata che non riuscivano a distendersi in avanti contro un avversario che operava un pressing asfissiante.
Brava la squadra di Italiano in questa fase a rintuzzare l’offensiva ospite ed al primo affondo dopo un quarto d’ora di sofferenza il rigore fischiato dall’arbitro per un atterramento di Corapi da parte di Mangni e la conseguente realizzazione dello stesso giocatore granata, hanno cambiato sicuramente l’inerzia della gara. Perché il Monopoli si riproponeva in fase offensiva, alzando ulteriormente il suo baricentro, ma inevitabilmente lasciava ampi spazi ai padroni di casa.
Il classico gioco della coperta corta! Il Trapani superata la fase iniziale si ricordava di essere una squadra tecnicamente brava nello sfruttare gli spazi con triangolazioni e fraseggi rapidi che mettono in difficoltà l’avversario. E da una triangolazione Nzola-Ferretti-Nzola arrivava il raddoppio dei granata realizzato dal n.11 trapanese lesto a riprendere la ribattuta del portiere ospite sul suo primo tiro ed insaccare. Un uno due del Trapani che a tante squadre avrebbe tagliato le gambe, ma non al Monopoli a cui Scienza ha dato un’identità ben precisa di non mollare mai e giocarsi le partite fino alla fine. Ma non ha fatto i conti con le ingenuità commesse dai suoi giocatori nelle occasioni delle altre due marcature granata, dove prima Ferretti intercettava un disimpegno sbagliato di Rota ed insaccava e poi Aloi che era più lesto dei difensori ospiti ad arrivare su una corta respinta del portiere biancoverde e siglare la quarta rete.
Sicuramente in queste due marcature granata i difensori pugliesi ci hanno messo del loro ma ciò non sminuisce quelle che sono le qualità tecniche di una squadra come il Trapani alla quale non puoi concedere tanti spazi o commettere ingenuità, perchè regolarmente vieni punito. In mezzo alle due reti granata, la marcatura degli ospiti che accorciavano le distanze portandosi sul 3 a 1, che in un certo senso riapriva la partita, visto lo spirito mostrato nella ripresa dalla truppa di Scienza, che se fosse andato al riposo sotto di due gol, forse avrebbe avuto maggiori chance. Tema scontato nella ripresa con un Monopoli che cercando di riacciuffare la gara, intensificava la sua manovra costringendo i padroni di casa a ripiegare nella propria metà campo, soprattutto quando il Trapani era rimasto in dieci per l’espulsione di Fedato per doppia ammonizione.
Scienza cambiava gli attaccanti inserendo Salvemini e Mendicini. Ma alla fine la supremazia territoriale dei bianco verdi si è concretizzata in una sola realizzazione, nell’unico, tra l’altro, svarione di una difesa, quella granata, che si è chiusa a riccio concedendo davvero nulla agli avversari. Un Trapani che nei secondi 45′ ha mostrato una capacità di contenere il ritorno degli ospiti, stringendo le maglie in tutti i suoi reparti.
Uniti e compatti, i giocatori granata, hanno svanito sul nascere qualsiasi velleità ospite, rintuzzando ogni loro offensiva e gestendo con personalità e sagacia tattica il risultato, soprattutto quando dal 57′ sono rimasti in dieci. E queste, lasciatemelo dire, sono qualità che risiedono in una squadra importante, come quella che ha costruito fin quì Vincenzo Italiano, con tanto lavoro e umiltà. Un allenatore che non lascia nulla al caso, perché i dettagli fanno la differenza. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo, forse, Pagliarulo e compagni devono migliorare su qualche disimpegno ed evitare di perdere qualche palla di troppo in mediana. Per il resto un Nzola che nella gara con il Monopoli ha dimostrato la sua notevole crescita dall’inizio, è sicuramente il nuovo acquisto del mercato di gennaio.
E voglio spendere due parole sul giocatore, a mio parere, più costante nel rendimento dall’inizio di campionato: Ciccio Corapi, che ancora una volta, contro il Monopoli ha confermato di essere un giocatore completo, di qualità, di quantità, con tanta personalità e che sa trasmettere tranquillità ai compagni. Sicuramente di categoria superiore e credo, che quando si dice: “Tutti siamo utili e nessuno è indispensabile”, Ciccio Corapi è l’eccezione che conferma la regola.
Salvatore Puccio