Parole al miele quelle di Luca Nizzetto, centrocampista ex Trapani accasatosi alla Virtus Entella. Il giocatore ha dedicato ai tifosi granata una lunga lettera. Ecco il testo integrale:
“Trapani è casa mia e sempre lo rimarrà. Ci sono ragioni poco comprensibili (anche per chi le vive), per le quali un calciatore possa arrivare in una città, indossare una maglia, e sentirsi subito tutto questo addosso, sulla pelle. Un’appartenenza speciale, che ti fa essere uno dei tanti, eppure unico. Capita. E a me, tutto questo è capitato a Trapani. Una città in cui ho trovato tutto quello che qualsiasi uomo avrebbe potuto sperare.
La luce del cielo che si riflette sul mare della litoranea è stato lo scenario, lo sfondo, in cui è nata ed è cresciuta l’avventura più bella della mia vita. Tutto questo grazie ad un presidente speciale,alla società, ai compagni, agli allenatori con cui ho condiviso quest’avventura: ma soprattutto grazie ai tifosi. Unici e impagabili, per cui ho orgogliosamente indossato i colori granata. I tifosi che avevo ammirato, da avversario a Cremona, nel giorno in cui il Trapani conquistò la serie B. E che, d’incanto, ho ritrovato dalla mia parte nelle prime due partite di Coppa Italia giocate al Provinciale. Sembra quasi che certe storie le scriva, di suo pugno, il destino: di gol non ne ho mai fatti tanti, ma aver realizzato, contro il Padova, quello che ci ha regalato la notte magica di San Siro, mi fa portare dentro una sensazione speciale. Avrei con tutto me stesso voluto rimanere, ma purtroppo non c’erano più le condizioni.
Questo è il momento dell’addio, ma dentro di me è un arrivederci. Almeno con la città, con Trapani, con la meravigliosa gente che ogni giorno ho incontrato in ogni angolo di strada. Spero fortemente che sia un arrivederci anche con la maglia granata. Già una volta sono andato via, pentendomene, e ritornando solo un anno dopo. Magari, chissà, il destino si divertirà a riscrivere la stessa storia, facendo in modo che io possa tornare a giocare per il Trapani.
Vado via portandomi dentro il dolore di una retrocessione ingiusta e beffarda: con l’immensa amarezza di aver visto un’intera città tormentata dal ritorno in Lega Pro. Ma con la certezza che questa meravigliosa città si sappia rialzare e tornare nel campionato che le appartiene e ha dimostrato di meritare. Arrivederci alle tante persone meravigliose che ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere in questi anni, che mi hanno dato la possibilità di crescere come giocatore ma soprattutto come uomo: compagni di squadra che sono diventati fratelli e modelli di vita, gente comune per tutti ma speciale per me, dai quali ho ricevuto molto di più di quello che meritavo e che mi hanno fatto sentire amato come in nessun altro posto potrò mai esserlo. Qui lascio un pezzo del mio cuore e se un giorno vorrò riprendermelo saprò dove tornare. Grazie Trapani“.