Il derby siciliano tra Messina e Trapani torna protagonista dopo quasi 15 anni, con il posticipo del Monday Night valido per la 28ª giornata del Girone C di Serie C. Fischio d’inizio alle 20:30 al “San Filippo”, lo stesso stadio che nel maggio 2010 vide il Trapani imporsi per 2-0 in Serie D nell’ultimo confronto tra le due squadre.
Una sfida che torna a infiammare gli animi di due tifoserie storiche e che arriva in un momento decisivo per entrambe le squadre. Da una parte, il Messina di Banchieri cerca di lasciarsi alle spalle le turbolenze societarie che hanno segnato la settimana, culminate con i mancati pagamenti dei contributi e la quasi certa penalizzazione che rischia di compromettere quanto di buono costruito in campo. Dall’altra, il Trapani di Vincenzo Torrente vuole tornare a vincere dopo un periodo di alti e bassi che ha ridimensionato le ambizioni granata.
Come sottolinea il Giornale di Sicilia, il derby arriva in un momento delicato per il Messina, che prova a isolarsi dalle vicende extracalcistiche e concentrarsi sul campo. La squadra di Banchieri, reduce da quattro risultati utili consecutivi, vuole proseguire la striscia positiva nonostante le nubi societarie che incombono.
Il Trapani tra ambizioni e incertezze
Anche il Trapani si presenta al derby con qualche interrogativo. Dopo l’ottimo avvio targato Torrente, con due vittorie contro Potenza e Turris, la squadra ha subito una battuta d’arresto con l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Rimini e il deludente pareggio casalingo a reti bianche contro il Sorrento.
Il tecnico Vincenzo Torrente, consapevole delle insidie del derby, ha dichiarato al Giornale di Sicilia: «Abbiamo svolto una settimana tipo lavorando su tutte le cose che dobbiamo migliorare e su cui dobbiamo crescere. Il derby va affrontato con la massima concentrazione e determinazione. Mi aspetto una partita difficile come sempre, perché in questo girone c’è grandissimo equilibrio e nulla è scontato. La prima cosa è lottare, vincere i duelli e le seconde palle, poi viene l’aspetto tecnico e tattico».
Il Trapani dovrà fare i conti con alcune assenze pesanti: mancheranno lo squalificato Sabatino e l’infortunato Hraiech, ancora alle prese con un affaticamento al polpaccio. Torrente potrà però contare su alcune pedine chiave, tra cui il nuovo bomber Gennaro Anatriello, arrivato a gennaio proprio dal Messina.
Incroci e ritorni: ex protagonisti del derby
Il derby avrà anche il sapore degli intrecci di mercato. Tra i protagonisti ci saranno diversi ex: oltre ad Anatriello, che ha lasciato il Messina a gennaio per trasferirsi a Trapani, ci saranno anche Marco Crimi e Jacopo Gelli che hanno fatto il percorso inverso, passando da riserve di lusso a titolari inamovibili in riva allo Stretto.
Anche il direttore sportivo granata, Peppino Pavone, sarà uno degli ex di giornata, avendo lasciato Messina per approdare al Trapani lo scorso dicembre.
Un derby che vale doppio
La posta in palio va oltre i tre punti. Per il Messina, il derby rappresenta l’occasione per allontanare le polemiche societarie e mantenere vivo il sogno playoff, mentre il Trapani cerca di rilanciarsi e ritrovare la continuità persa.
Il tecnico granata Torrente, intervenuto sulle polemiche legate alla possibile esclusione dal campionato di Taranto e Turris, ha sottolineato al Giornale di Sicilia l’urgenza di regolamenti più rigidi: «Sicuramente il campionato è falsato e purtroppo è già successo. Ci vogliono regole più importanti. Noi dobbiamo concentrarci su ogni partita e ottenere il massimo fino alla fine».
Con l’equilibrio che regna sovrano nel Girone C, ogni punto può fare la differenza. E il derby di stasera promette scintille, tra tradizione, rivalità e la voglia di rivalsa di due città che sognano in grande.