Trapani: granata tra mancanza di attributi e incertezze a livello tattico

Doveva essere la partita della conferma, della consacrazione, del ruolo che la squadra di Calori potesse avere in questo campionato, dopo aver convinto con la bella vittoria sulla Reggina sette giorni fa. Invero, il Trapani “è affondato a Fondi“, in un pomeriggio disastroso, da incubo, in cui i granata non sono mai riusciti ad entrare in partita, contro una formazione, quella laziale, per nulla trascendentale, che rispecchia il posto di fanalino di coda che occupa in classifica. Perchè diciamolo francamente, il Fondi, squadra apparsa mediocre, non ha vinto per i suoi meriti, ma per i notevoli demeriti della truppa di Calori, contro la quale sabato pomeriggio al “Domenico Purificato”, qualunque altra formazione avrebbe vinto.

Guai ad acchiapparsi al rigore negato a Dambros prima e poi il successivo gol annullato a Marras, a detta dell’arbitro, negato, per la precedente simulazione di Dambros. Un pareggio non avrebbe sicuramente cancellato l’opaca prestazione di una squadra che se vuole recitare un ruolo di primo piano in questo campionato, andando a giocare in casa dell’ultima in classifica, deve imporsi, fare la partita, far valere la sua superiorità tecnica e vincerla senza esclusione di colpi. In realtà il Trapani tutti questi requisiti ancora non ce li ha. Non affronta le partite con l’atteggiamento giusto, con quella fame e sete di chi vuole conquistare un obiettivo, e quindi, affrontare l’avversario con il cinismo e la cattiveria giusta, non solo sotto porta, per fare gol, ma soprattutto nello sviluppo delle trame di gioco, l’undici di Calori è apparsa molle, fragile, fa fatica, permettendo spesso all’avversario di avere la meglio nei contrasti.

E lì esce fuori il problema tecnico tattico del Trapani, evidenziato anche nella gara di Fondi: Anthony Taugourdeau. Il metronomo del centrocampo granata, in realtà non è riuscito dopo nove giornate di campionato a prendere la squadra in mano e dirigerla in maniera vittoriosa. Prova ne sia che Calori da tre partite a questa parte l’ha sempre sostituito. Un problema non da poco visto che il francese ricopre un ruolo nevralgico per l’economia della squadra. Viene da chiedersi a questo punto: Taugourdeau è il giocatore giusto per questo Trapani o è il Trapani che non è la squadra giusta per il francese. Risolvere il dilemma del giocatore più pagato dei granata è compito di Alessandro Calori. A noi non resta che dire quello che vediamo in campo. Un giocatore che occupa un ruolo più da centromediano metodista che da regista, lasciando nel 4-3-3, schierato da Calori, molto campo agli avversari. Se sono queste le caratteristiche di Taugourdeau, allora sarebbe il caso di cambiare schema di gioco.

Non me ne voglia Alessandro Calori, per il quale nutro una profonda stima ed un grande rispetto, ma con l’inserimento di un trequartista in un 4-3-1-2, si coprirebbe quella fascia di campo lasciata scoperta dal francese. Ma anche un 4-4-2 accorcerebbe più la squadra. Inoltre, ma questo rimane un mio pensiero, adottando quest’ultimo schema, si porterebbe più peso nell’area avversaria e si sfrutterebbero di più le qualità di giocatori come Murano e dello stesso Reginaldo, come si e visto per quest’ultimo, anche a Fondi, che fanno fatica a giocare da esterni sinistri d’attacco. Inoltre in un 4-4-2, si presume, dovrebbero arrivare più cross per gli attaccanti. E su questi Felice Evacuo non è l’ultimo arrivato.

Tanta carne al fuoco, dunque per Alessandro Calori, che ha nelle sue mani la responsabilità di una squadra, di una tifoseria, di un’intera città che vuole vincere. Ma deve sbrigarsi a cuocerla il tecnico toscano, perchè le giornate passano e non bisogna perdere più terreno nei confronti delle dirette concorrenti. Il mister granata, nello scorso campionato, riuscì ad inculcare nella mente dei suoi giocatori, anche quelli più scettici, che salvarsi era come vincere un campionato. E anche se è andata a finire come tutti sappiamo, il Trapani disputò un girone di ritorno fantastico, conquistando 31 punti, una media play off e per Calori una salvezza morale. Quest’anno non è riuscito ancora a far capire ai suoi giocatori quale deve essere l’atteggiamento giusto di una squadra che deve fare qualcosa d’importante. Se non dovesse riuscirci, ahimè, anche lui va messo in discussione.

Salvatore Puccio

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