Trapani, furia Antonini contro la terna arbitrale. E arriva l’inibizione
Il Trapani ha subito una sconfitta difficile da digerire contro l’Avellino, che ha avuto anche conseguenze disciplinari dopo le decisioni del giudice sportivo. Il 2-1 in favore degli irpini ha interrotto l’imbattibilità di Aronica, ma è stato segnato da episodi arbitrali contestati, come il rigore assegnato all’Avellino nel secondo tempo dall’arbitro Lovison, in seguito a un presunto contatto tra Seculin e Patierno che, anche dalle immagini televisive, è parso inesistente. Inoltre, sono stati concessi solo tre minuti di recupero alla fine della gara, suscitando il disappunto del Trapani, che sperava di agguantare il pareggio.
A fine partita, il presidente Antonini ha espresso apertamente il suo disappunto: «Una partita come questa avrebbe meritato una terna arbitrale adeguata. Il rigore concesso all’Avellino e il gol annullato hanno pesantemente indirizzato la partita. Speriamo che si comprenda l’importanza della tecnologia, che avrebbe restituito dignità a una gara pesantemente condizionata». Il giudice sportivo ha quindi inibito Antonini fino al 28 novembre per le sue proteste a bordo campo e per essersi introdotto nel recinto di gioco al termine della partita. È stata inoltre inflitta una giornata di squalifica a Karic, già in diffida, per la quinta ammonizione ricevuta. Nell’Avellino, Llano è stato squalificato per tre giornate per condotta violenta.
Intanto, domenica il Trapani tornerà in campo contro il Giugliano in una partita che si svolgerà a porte chiuse per disposizione del prefetto di Napoli.