L’allenatore in seconda del Trapani, Marcello Esposito, ha commentato così il pareggio col Biancavilla:
“C’è solo da recriminare sui nostri atteggiamenti, siamo vittime dei nostri atteggiamenti. La gara l’avevamo condotta più che bene, dovevamo chiuderla e invece non ci siamo riusciti. Il calcio a volte è beffardo e ti punisce. Noi dobbiamo fare grossa ammenda sui nostri comportamenti, su quello che non siamo riusciti a fare quando potevamo fare. L’ultimo passaggio, il tiro, gli ultimi 16 metri… Queste cose sono la dimostrazione che non siamo cattivi, non siamo determinati. Ed è un peccato questo tipo di atteggiamento, perché non rispecchia la nostra idea di gioco e di valore. Penso ci sia un problema di determinazione e di cattiveria. È quello l’aspetto che ci manca, ci manca di rifinire tutte le azioni in maniera più determinante, più volitiva e con più cattiveria. Forse ci soffermiamo troppo sull’estetismo che è fine a se stesso. E quando non riesci a incidere sottoporta non si riesce a segnare e di conseguenza a vincere. In parità numerica eravamo più tonici, più grintosi e più volitivi, non abbiamo concesso nulla. Il fatto di essere in superiorità numerica probabilmente ha abbassato la nostra attenzione, ci siamo sentiti più belli e più narcisisti senza che ce ne fosse bisogno. E le numerose occasioni da gol sprecate ne sono la conferma. Poi il calcio è strano. Nell’unica mezza azione che loro hanno fatto si sono procurati un rigore. E adesso commentiamo un pareggio che sa più di sconfitta che altro”.