Trapani, cuore, volontà e crederci sempre: che sia un punto di partenza…
Certo che nel calcio nulla è scontato! Anche quando una squadra gioca meglio, dimostra di esse
Certo che nel calcio nulla è scontato! Anche quando una squadra gioca meglio, dimostra di essere superiore all’avversario, crea una miriade di azioni da gol, ma ha il grosso torto di non chiudere la partita. È successo al “Provinciale”, dove la corazzata Empoli ha impaurito un Trapani che ha subìto il blasonato avversario, ma che ha avuto la forza mentale di crederci fino alla fine, raggiungendo un insperato pareggio all’ultimo respiro.
Correva il 97′ quando un pallone calciato da Scaglia veniva ribattuto da Brignoli sui piedi di Veseli che siglava l’autorete fatale per il pareggio dei padroni di casa. Baldini non ha rinunciato al suo 4-3-3, schierando però un centrocampista come Colpani a fare il pendolare con i due attaccanti in avanti ed in copertura ad aiutare i tre centrocampisti. Non è stato di meno Bucchi che schierava il suo solito 4-3-1-2, preferendo Dezi a Laribi a rifinire per le punte. Gli empolesi hanno fatto vedere subito di che pasta erano fatti, facendo la partita e creando seri pericoli alla porta difesa da Carnesecchi.
E già all’8′ Bajrami portava in vantaggio i suoi grazie ad un migliore approccio alla partita, ad esempio con gli inserimenti tra le linee e le qualità tecniche dei suoi giocatori riuscivano ad avere la supremazia sui granata. Il Trapani ha avuto la bravura di non disunirsi. Ha sofferto, ha avuto paura, per la corazzata che si è trovata di fronte e con lo scorrere dei minuti ha trovato la forza e la capacità di uscire dalla propria meta campo ed insidiare la porta difesa da Brignoli, grazie anche agli spazi che concedeva una squadra propositiva, come quella di Bucchi, intenta dopo il vantaggio a chiudere la partita.
Il Trapani ha sfruttato nel migliore dei modi questi spazi concessi dall’avversario, raggiungendo prima il pareggio con un’azione da manuale di Pettinari che si beveva un paio di avversari per poi servire su un piatto d’argento l’assist pe Moscati che batteva inesorabilmente l’estremo difensore ospite e poi, sfiorando il raddoppio con una cavalcata sulla prateria del “Provinciale” di Nzola che lasciava tutti dietro ma nel calciare a rete era bravo Brignoli a ribattere la sfera.
Stesso tema nella ripresa con la squadra di Bucchi a fare la partita, a far valere il maggior tasso tecnico dei suoi giocatori. E la presunzione di una compagine allestita per il pronto ritorno in serie A veniva premiata dal gol di Stulac che riportava in vantaggio gli ospiti, che come nei primi 45′ hanno condotto la partita sfiorando in più di un occasione la terza marcatura.
Ma ancora una volta la truppa di Baldini ha trovato il coraggio di non arrendersi al più forte avversario, che ad un certo punto sentiva ormai propria la partita. E approfittando di una difesa ospite per nulla trascendentale, i granata ci hanno messo il cuore, la volontà e la voglia per evitare l’ennesima delusione ai loro tifosi. Baldini ha inserito altre due punte come Scaglia e Golfo e con quattro attaccanti in campo, la difesa ospite ha cominciato a traballare un po’, fino ad arrivare al pareggio subito in zona Cesarini.
Stavolta, la presunzione, di considerare la partita già finita, di avere la vittoria in tasca e, forse, di avere sottovalutato l’avversario, non ha premiato gli azzurri, ma è stata fatale per il verdetto finale. Il pareggio in extremis conquistato ieri pomeriggio dai granata dovrà essere il punto di partenza su cui aggrapparsi per fare una buona prestazione mercoledì sera a Frosinone nel turno infrasettimanale proposto dal campionato, per un Trapani, che con tutti i suoi limiti, ha mostrato di essere una compagine che lotta, ci mette il cuore, la voglia, non si arrende mai e ci crede fino in fondo. Caratteristiche, queste, da non sottovalutare!
Salvatore Puccio