TRAPANI – Crisi senza fine, Torrente resta ma la fiducia è al minimo: Cavese sfida decisiva
Ritrovare serenità e interrompere la serie nera. È questa la missione del Trapani, atteso sabato alle 15 sul campo della Cavese. I granata, reduci da quattro sconfitte consecutive, vivono un momento critico, ben lontano dalle aspettative di inizio stagione. Come evidenzia Antonio Trama su la Repubblica – Palermo, anche la corsa ai playoff è ora a forte rischio, e la posizione dell’allenatore Vincenzo Torrente è tornata ad essere sotto esame.
I ko con Audace Cerignola, Monopoli, Avellino e Giugliano hanno acceso i riflettori sul futuro del tecnico, anche se un nuovo esonero – che sarebbe il quinto stagionale – appare improbabile. In settimana si era persino parlato di possibili dimissioni da parte di Torrente, ipotesi poi rientrata. Ma il dato di fatto è che il Trapani non vince dal 24 febbraio, quando superò il Messina grazie a un gol nel finale del norvegese Stensrud.
Squadra in crisi, il presidente si espone
Il match contro la Cavese può rappresentare un crocevia: un’ulteriore sconfitta aggraverebbe la crisi e segnerebbe un record negativo sotto la gestione del presidente Valerio Antonini, che non aveva mai assistito a quattro ko di fila. Il problema, sottolinea Trama, non è solo nei risultati ma anche nell’atteggiamento: il Trapani appare fragile, sterile in attacco e incapace di creare vere occasioni da gol.
L’ambiente è disilluso, e lo stesso Antonini non si è nascosto. In uno dei suoi tanti post social, ha fatto mea culpa per le tante operazioni di mercato che hanno rivoluzionato la rosa tra estate e inverno: «Balla, Kragl, Acquadro, Palermo, Convitto, Pino, Marigosu, Bolcano… e anche Andrea Cocco se avesse continuato. Mai avrei dovuto assecondare Mussi e le sue folli teorie. Avrei dovuto confermare questi ragazzi solo per la voglia, la passione e lo spirito con cui avevano dominato lo scorso campionato», ha scritto il presidente.
“Li riporterò, si sono fatti amare”
Antonini si assume la responsabilità del momento e apre a un clamoroso ritorno dei protagonisti della promozione dalla Serie D: «Chissà che l’anno prossimo non li riporti tutti. Loro hanno onorato la maglia e ancora oggi mi scrivono con affetto. Per loro la porta sarà sempre aperta».
Un messaggio forte, che contrasta con il rendimento attuale del gruppo, apparso fragile soprattutto sotto il profilo caratteriale. Gli unici sussulti arrivano nei finali di gara, quando il Trapani tenta di assediare l’area avversaria, ma senza riuscire a trasformare lo sforzo in gol.
Con un finale di stagione sempre più in salita e un ambiente deluso, il match contro la Cavese può diventare uno spartiacque: per Torrente, per i giocatori e per una piazza che non vuole veder sfumare anche l’obiettivo playoff.