Trapani: cosa vuoi fare da grande? Scenari e retroscena sul futuro granata
Interrogativi e sconforto. A Trapani, con la retrocessione si è aperto un crat
Interrogativi e sconforto. A Trapani, con la retrocessione si è aperto un cratere in cui al momento c’è molto spazio per i dubbi e pochi paletti issati al futuro. Dal punto di vista sportivo, questa non è la prima delusione per i granata. Tante volte la squadra, nella sua storia, è stata costretta a rinascere dalle proprie ceneri: fallimenti, retrocessioni, promozioni fallite all’ultimo istante, la doppia finale con il Pescara…L’ultima stagione però è stata più dura delle altre.
La piazza si era abituata alla serie B, perderla è un boccone amaro, perderla dopo aver avuto la possibilità concreta di salvarla è ancora più difficile da accettare. La delusione è palpabile, la rincorsa di Calori e dei suoi ragazzi è stata un’arma a doppio taglio: il sangue disperso è tutto granata perché quel sangue si era riscaldato sulle discese di Casasola, sul cuore di Maracchi e sulle parate di Pigliacelli. Doccia fredda, una retrocessione avvenuta due volte e assorbita solo una. Ora Trapani, città, società e tifosi si deve alzare e guardare al domani. E farlo con voglia e ottimismo.
Ciò che preoccupa sono le bocche cucite sul futuro. Salvatori aspetta che gli sia rinnovata incarico e fiducia. Calori e Cosmi sono sotto contratto ma destinati a non tornare su quella panchina, anche se il primo ha qualche chance. Tutti aspettano il Comandante. In questi giorni, Morace si alzerà, per alcune ore dimenticherà tutti gli altri sui pensieri e si dedicherà a pensare al Trapani calcio (CLICCA QUI per leggere la lettera scritta dal patron).
Le deleghe sono pronte, chi le avrà anche. Ricostruire non sarà semplice ma neanche difficile: si dovrebbe ripartire da Maracchi, Daì e Pagliarulo, più defilati Legittimo e Marcone. Il resto sarà tutto nuovo. Tra i soldi del paracadute (869 mila euro) e quelli delle cessioni di Coronado e Citro (tre milioni complessivi?), la campagna abbonamenti (perché i trapanesi hanno il Trapani nel sangue e non lo abbandonano nel momento del bisogno) ci sono i fondi per la rinascita. Per una stagione da protagonista in Lega Pro servono circa 5/6 milioni e ci dovrebbero essere.
Basterà mettere i piedi sul pedale e andare di fatica. Perché ogni fine è un nuovo inizio, il futuro è dietro la porta e a Trapani sono pronti ad aprirla. E qualunque cosa ci si troverà dietro, sono pronti a sopraffarla ‘to go Back home’…