I granata tengono accesso quel lumicino di speranza salvezza conquistando tre punti fondamentali contro un Pescara, anch’esso coinvolto nella lotta per non retrocedere. Ma quanta fatica hanno fatto i ragazzi di Castori per avere ragione dei ragazzi di Sottil che nel secondo tempo hanno completamente schiacciato nella propria meta campo i padroni di casa alla ricerca di un pareggio che solo la compattezza e la solidità dei granata ed un paio di interventi di Carnesecchi hanno evitato.
Grande primo tempo della truppa di Castori che con i suoi ritmi ha stordito la squadra di Sottil, riuscendo a portarsi in vantaggio con un bellissimo colpo di testa di Luperini ed avrebbe potuto raddoppiare se Fiorillo non avesse fatto il miracolo sul colpo di testa di Buongiorno.
Il Trapani ha confermato anche contro i biancazzurri di stare bene fisicamente e mentalmente e di crederci fino alla fine. Anche se stavolta ha pagato nella ripresa le tante energie spese nei primi 45 minuti, soffrendo tantissimo il ritorno di un avversario che non ci stava a perdere.
Ma lì è uscito fuori il carattere e la forza di una squadra che Castori ha plasmato secondo quelle che sono le sue idee calcistiche. E quando le forze vengono meno, come umanamente possibile, è subentrato l’equilibrio, l’attenzione e la personalità di una squadra che ha ribattuto colpo su colpo agli avversari stringendo sempre più le maglie e concedendogli pochi spazi.
Ha prevalso il ritmo imposto dai padroni di casa sulle qualità di palleggio degli abruzzesi. Il Pescara ha sofferto il pressing alto portato dalla squadra di Castori, sempre alla ricerca di rubare palla all’avversario e ripartire attaccando la profondità.
Il Trapani è stato bravo a rintuzzare le trame di gioco proposte dai biancazzurri, soprattutto nella ripresa. Fosse finita in parità, nessuno avrebbe gridato allo scandalo, fra due squadre che per quello che hanno fatto vedere in campo meriterebbero di rimanere in questa categoria. L’ha spuntata il Trapani, perché ha giocato da Trapani come sa fare l’undici di Castori, come ci ha abituato a vedere questa squadra nelle ultime 12 giornate con una media da play off.
Viene rabbia nel pensare che, se fin dalla prima giornata, Fabrizio Castori sarebbe stato l’allenatore del Trapani, forse saremmo qui a parlare di ben altro. Ma con i se ed i ma non si fa la storia! Ragion per cui, per effetto dei risultati della trentaseiesima giornata di campionato, è sfuggita aritmeticamente la possibilità della salvezza diretta.
Questa passerà dai play out, con la Juve Stabia che adesso è a soli tre punti dai granata e con il Pescara che è un punto sopra le Vespe. Ma ad una condizione, che il Trapani vinca tutte e due le partite rimaste. E per farlo lunedì sera occorrerà espugnare il “Renato Curi” di Perugia.
Salvatore Puccio