Trapani: bicchiere più vuoto che pieno, vincere era indispensabile
In un clima surreale, di totale incertezza visti i tanti mesi di inattività, il “Provinciale” ha
In un clima surreale, di totale incertezza visti i tanti mesi di inattività, il “Provinciale” ha aperto, “si fa per dire”, i cancelli per la ripresa del campionato che ha visto il Trapani ospitare il Frosinone.
Ma che brutta sensazione si è vissuta nei minuti che hanno preceduto l’inizio della partita. Entrare allo stadio e osservare quegli spalti vuoti, sembra di vivere qualcosa al di fuori dalla realtà. E il calcio senza pubblico non esiste! Ci pensa il direttore di gara il Sig. Illuzzi con il suo fischio d’inizio a riportare tutti alla realtà. C’è una partita da giocare, le gerarchie che si erano delineate fino allo stop del campionato sono azzerate e servirà farsi trovare pronti fin da subito. Soprattutto la squadra di Castori, chiamata a compiere un’impresa proibitiva ma non impossibile per raggiungere una salvezza distante 8 punti.
Non di meno la squadra di Nesta terza in classifica a due soli punti dal Crotone che occupa la seconda piazza e che vorrebbe dire promozione diretta in Serie A. I due allenatori ripartono, almeno sul piano tattico, da dove avevano lasciato. Schierati a specchio, 3-5-2, con Nesta che preferiva D’Elia sull’out di sinistra al posto di Beghetto e Castori che lasciava in panca il metronomo del gioco granata Taugourdeau preferendogli Odjer in cabina di regia.
Più intraprendente è apparso subito il Trapani, con un centrocampo molto reattivo che andava a contendere pallone su pallone all’avversario, lasciandogli poche possibilità di ragionamento e con un pressing alto, i granata inducevano spesso all’errore le fonti di gioco ciociare. Ma alla truppa di Castori è mancata quella incisività, quella capacità di creare occasioni degne di scardinare la seconda difesa meno battuta del campionato.
I cento e più giorni di stop avranno più pesato ai ciociari, apparsi lenti ed impacciati, anche perché ben imbrigliati dalla difesa siciliana. Nel primo tempo si è vista poco o niente la compagine di Nesta (anche se il mister ciociaro non sarà d’accordo nelle sue dichiarazioni post partita).
Sta di fatto che gli ospiti hanno avuto solo il primo quarto d’ora della ripresa in cui sono partiti con il piglio giusto, cercando di impensierire l’attenta retroguardia granata. Dopo questa comparsa ciociara il match è tornato a seguire la trama della prima frazione, con i padroni di casa che mettevano tanta volontà ed abnegazione per poter fare loro il risultato, ma la stanchezza ed il lungo stop cominciavano a pesare anche sulle gambe dei giocatori granata.
Allora è cominciata la girandola delle sostituzioni da entrambe le formazioni, che non ha prodotto i frutti sperati. Il gioco stazionava in mezzo al campo con tanti passaggi ma pochi varchi per servire i rispettivi attaccanti. Il logico finale di una gara senza troppe emozioni, con le due contendenti che si sono equivalse e con un vistoso calo fisico, soprattutto nella ripresa, non poteva che essere un risultato ad occhiali.
Uno 0-0 che lascia il bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto per un Frosinone che rimane attaccato alla corsa per la promozione diretta, mantenendo i due punti di distacco dal Crotone che ha impattato con il Chievo, ma ha perso l’occasione di raggiungere in classifica la squadra di Stroppa.
Per la squadra di Castori, il punticino conquistato serve a poco, vista la classifica deficitaria dei granata. Ripartire con una vittoria era indispensabile, al di là che la squadra ha fatto una buona impressione dopo il lungo stop del campionato. Ma questo non potrà dare la salvezza ad una compagine che ieri contro il Frosinone ha lasciato il bicchiere più vuoto che pieno.
Salvatore Puccio