Trapani, Baldini: “Cosenza? Ci attende una sfida tosta, ma dobbiamo fare risultato. Su Biabiany e Corapi…”

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Alla vigilia della sfida interna contro il Cosenza, il tecnico del Trapani, Fran

Alla vigilia della sfida interna contro il Cosenza, il tecnico del Trapani, Francesco Baldini, ha presentato la gara. Questi gli argomenti affrontati dal mister:

SITUAZIONE “Io le sto studiando tutte. Penso che il non equilibrio del non possesso palla dipenda anche dal centrocampo che a Pordenone non ha dato equilibrio. Eravamo più interessati alla fase offensiva che a quella difensiva e non abbiamo conquistato una seconda palla. Abbiamo fatto il 67% di possesso senza renderci pericolosi, questo vuol dire che la squadra non aveva equilibrio. Devo trovare prima possibile l’equilibrio e sto pensando a tutte le soluzioni”.

NIENTE DIFESA A TRE “Far giocare Minelli vuol dire non fare giocare Pagliarulo o Fornasier, se non voglio fare la difesa a tre. Io non sono un amante della difesa a tre e non penso che i problemi si risolvono così. Se pensassi che si risolvono con la difesa a tre allora sarei intervenuto. L’opzione è sempre valida per il futuro”.

SITUAZIONE MENTALE “Pensavo che il pareggio all’ultimo minuto con l’Empoli potesse essere una svolta mentale per i ragazzi. A Frosinone abbiamo preso gol dopo 40 secondi e a Pordenone dopo sei minuti: sul calcio d’angolo sono stati furbi e noi impreparati. Errori che compromettono tutta la partita. Questa squadra ha un problema: i primi minuti della gara e i primi minuti della ripresa. Il modulo c’entra poco e io sto chiedendo la determinazione massima, non possiamo partire sempre sullo 0-1. È un problema difficilissimo da allenare, può far parte della poca esperienza della categoria da parte di tanti giocatori. Ho detto ai ragazzi che in serie B se sbagli cinque volte allora pigli quattro gol, mentre in serie C su cinque errori ne prendi due, se ti va male. La differenza è tutta negli episodi”.

COSENZA “Domani sarà una partita fondamentale. Dobbiamo andare alla ricerca della vittoria, del risultato pieno. Lo so io e lo sanno i ragazzi. Ci abbiamo lavorato tutta la settimana. Servirà restare agganciati al gruppo. Il Cosenza è una squadra tosta e fisica, un po’ come il Pordenone. Noi la fisicità l’abbiamo sempre sofferta. Il Cosenza ha cinque giocatori che sono alti 1,90 e quando il tuo più alto è 1,84… Questo è un aspetto più difficoltoso. Loro però non possono essere più cattivi di noi, dobbiamo metterci tutto quello che abbiamo. A costo di essere meno bellini domani dobbiamo fare partita vera per 90 minuti. Dove non arriviamo con l’altezza ci arrampicheremo. Verticalizzano molto sulle punte che sono rapide. È una delle difese più solide del campionato e dovremo aggirare tutti gli ostacoli”.

BIABIANY SUBITO TITOLARE? “No, perché praticamente non ha fatto allenamento. Ha bisogno di un programma che lo porterà a essere a disposizione contro il Livorno. A oggi non ha ancora fatto un allenamento intero con la squadra. Stiamo cercando di organizzare delle amichevoli per dargli condizione. È tra i convocati, ma non possiamo rischiare di metterlo dentro a secco per poi magari perderlo per due mesi. Il mio modulo preferito è sempre stato il 4-3-3. Biabiany è un esterno d’attacco importante, l’emblema di questo schema, e tutti noi dobbiamo avere pazienza di poterlo mettere in condizione, dovremo essere bravi, nella sosta, a dargli tutto quello che gli si può dare. Anche perché ha finito l’ultima stagione con qualche problemino fisico”.

DETERMINAZIONE “Nelle ultime partite perse siamo andati in crescendo col passare dei minuti. Verso la fine della partita ne abbiamo più degli altri. Altrimenti sarebbe facile, manderemmo via il preparatore atletico (ride, ndr). È soltanto una questione di equilibrio, dover recuperare sempre diventa complicato. Forse dovremmo essere meno belli e fare più risultati. La determinazione domani è fondamentale”.

CORAPI “Lo abbiamo visto all’opera con la Primavera. Non vedo l’ora di poterlo utilizzare al cento per cento”.

BRAGLIA “Non conosco Braglia ma l’ho sempre stimato. Sono contento di affrontarlo, è un piacere essere suo avversario. Dobbiamo fare capire al Cosenza che abbiamo voglia di essere ancora protagonisti in questo campionato”.

SITUAZIONE PUNTE “Abbiamo tante punte e abbiamo pensato bene di far venire la febbre a Golfo, che non sarà a disposizione. Le uniche punte che mi rimangono sono Pettinari, Tulli e forse Ciccio Corapi se lo metto in attacco. Valenti mi è piaciuto molto in ritiro. Oggi l’abbiamo fatto giocare con la Primavera: sono molto concentrato sui giovani. Stiamo facendo un grande lavoro per le Nazionali. I giovani possono avere l’errore in canna in qualsiasi momento e bisogna saperglielo perdonare. Non so in quanti altri posti avrebbero avuto la possibilità di mettersi in mostra”.

JAKIMOVSKI “Le sue condizioni ci hanno un po’ penalizzato. Questa spalla lo mette in difficoltà, mi ha detto addirittura che nel rigore di Frosinone non si sentiva di andare con la spalla. Io gli ho detto che avrebbe potuto perché era in anticipo, ma la spalla gli crea qualche problema. Non posso mandare giocatori condizionati”.

CANDELA “Ha fatto molto bene, è un ragazzo e chiaramente sta a me gestirlo. Ma finora ha fatto molto bene”.

DEL PRETE A SINISTRA “Lui è un professionista che potrebbe giocare in tutti i ruoli. Quindi sì”.

TATTICISMI “Abbiamo lavorato su qualcosa per quanto riguarda la fase di difesa e anche d’attacco, visto che abbiamo pochissimi attaccanti a disposizione. I ragazzi dovranno essere bravi a prescindere dai tatticismi. Se la ricerca dell’equilibrio vuol dire abbassare di qualche metro il pressing, allora ci lavoreremo”.