Torna dalla partita, incidente gravissimo | Quattro morti: non ce l’ha fatta neanche lui
Drammatico incidente dopo la partita, si è aggravato il bilancio delle vittime che è salito a quattro.
Gli incidenti stradali causati da errori o stanchezza rappresentano una delle principali cause di mortalità sulle strade. Secondo le statistiche, una percentuale significativa di incidenti gravi è attribuibile a distrazioni, come l’uso del telefono, o a errori di valutazione da parte dei conducenti, spesso dovuti a mancanza di riposo. La stanchezza riduce notevolmente i tempi di reazione, compromettendo la capacità di prendere decisioni rapide. Anche lunghi viaggi notturni o la pressione per arrivare a destinazione possono aumentare il rischio di sinistri.
Il mondo dello sport non è immune a queste tragedie. Nel 2009, il calciatore marocchino Soufiane Alloudi fu coinvolto in un grave incidente stradale, causato dalla stanchezza dopo un lungo viaggio. L’episodio mise in luce quanto siano pericolosi i viaggi prolungati, soprattutto per chi deve affrontare impegni intensi come allenamenti e partite. Alloudi sopravvisse ma riportò ferite che influenzarono la sua carriera. In molti casi, giovani atleti che percorrono chilometri per seguire una passione o per motivi professionali finiscono vittime di tragici incidenti.
Un altro esempio è quello dell’ex calciatore italiano Andrea Cossu, che nel 2021 fu coinvolto in un incidente mentre viaggiava in Sardegna. Nonostante l’auto distrutta, Cossu sopravvisse con gravi ferite. L’incidente fu attribuito a una possibile perdita di controllo del veicolo, sottolineando ancora una volta l’importanza di guidare in condizioni ottimali. Questi episodi, che hanno coinvolto personaggi pubblici, servono da monito sull’imprevedibilità delle strade e sull’importanza della prudenza.
Gli incidenti stradali non fanno distinzioni, colpendo atleti, tifosi o comuni cittadini. Promuovere la consapevolezza sui rischi della guida distratta o stanca può aiutare a prevenire tragedie, garantendo maggiore sicurezza a chi viaggia. La responsabilità individuale e l’adozione di buone pratiche di guida sono cruciali per salvare vite.
Quattro giovanissimi scomparsi
La comunità calcistica, ma l’intera città, di Foggia è stata colpita da un drammatico incidente stradale che ha coinvolto alcuni tifosi di ritorno dalla trasferta sul campo del Potenza. Le vittime erano a bordo di un veicolo che si è schiantato in prossimità di Potenza. Uno dei giovani ragazzi è morto sul colpo, mentre gli altri due sono deceduti successivamente purtroppo a causa delle gravi ferite. Le tre giovani vittime, di 13, 17 e 21 anni erano conosciuto dalla comunità foggiana per la passione per il calcio.
Tutto ciò accadeva lo scorso 13 ottobre, purtroppo a distanza di oltre un mese il bilancio si è aggravato e le vittime sono diventate quattro. Infatti, uno dei tifosi che era rimasto gravemente ferito, nonostante oltre 30 giorni di lotta in ospedale, non ce l’ha fatta. Samuele Bruno è la quarta vittima di quel drammatico incidente e scompare a soli 15 anni.
Comunità foggiana sconvolta
Lo scorso 16 ottobre si sono tenuti i funerali di Samuel, Michele e Gaetano i tre ragazzi morti il giorno del drammatico incidente di Potenza. Presenti allo stadio “Zaccheria” oltre 10.000 persone commosse. Da poche ore è arrivata la notizia che le vittime sono diventate quattro, questo il comunicato del club rossonero.
“Non avremmo mai voluto tornare a scrivere un messaggio di cordoglio, purtroppo siamo qui a dare un ultimo saluto al piccolo Samuele che dopo aver lottato per più di un mese, oggi ci ha lasciato. Il presidente Nicola Canonico, il vice presidente Emanuele Canonico, il DS, il mister, lo staff e tutta la squadra rossonera si stringono attorno al dolore che ha colpito la sua famiglia e tutta la Foggia Ultras, quarta vittima del tragico incidente del 13 ottobre scorso“.