Tifosi Messina, la rabbia si trasforma in ironia: da ‘Giocate senza la maglia’ a ‘Osanna nell’alto dei cieli’

Quella scritta ieri pomeriggio è probabilmente una delle pagine più nere della storia recente del Messina calcio. Perdere 5-0 in una gara abbastanza sentita come quella con i calabresi della Vibonese, farlo tra le mura amiche e da ultimi in Serie D ha lasciato tanta amarezza e rabbia nei tifosi che, nonostante le mille vicissitudini degli ultimi anni, sono rimasti vicini alla squadra.

Nei primi minuti della gara i cori della curva Sud erano di incitamento a Maiorano e compagni, poi la débâcle ha portato inizialmente ad arrabbiarsi, successivamente a reagire con estrema ironia.

I tifosi hanno prima fischiato e urlato i classici “Andate a lavorare” e “Abbiamo 11 co****ni” e si era ancora sullo 0-3. Nella ripresa, al quarto gol dei rossoblù, un’ovazione e ancora rabbia con il coro “Giocate senza la maglia”.

Poi l’ironia, da applausi, di un popolo ferito che non ne può più di ciò che sta accadendo da 10 anni a questa parte tra fallimenti, calcioscommesse, amare retrocessioni e brutte figure. Si è infatti cominciato a cantare “Osanna nell’alto dei cieli”, un appellarsi ironicamente ad un aiuto dall’alto come extrema ratio. Un coro, anzi un canto, certamente comune la domenica ma in chiesa più che in uno stadio… Chapeau!

Difficile capire quale potrebbe essere la soluzione per risollevare una situazione attualmente disastrosa, di certo una città come Messina, un popolo come quello giallorosso, non merita tutto ciò. E chissà che l’invocazione divina non dia i suoi frutti, ce lo auguriamo…

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Dario Li Vigni