Tifosi contro la polizia: coinvolto in campo il presidente | Rissa mai vista

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Polizia antisommossa (LaPresse) www.goalsicilia.it

Scontri tra tifoserie rivali, interviene la polizia e la situazione rischia di degenerare.

Gli scontri tra polizia e tifosi sono episodi frequenti nei grandi eventi sportivi e, in particolare, nelle partite di calcio. Questi confronti spesso degenerano in violenze, con conseguenze pericolose per gli spettatori, le forze dell’ordine e, a volte, i residenti locali. Le cause di questi episodi sono molteplici: rivalità storiche tra tifoserie, consumo eccessivo di alcol, o una cultura della violenza che, in alcuni contesti, sembra radicata all’interno di determinati gruppi di sostenitori. Per la polizia, intervenire è una sfida complessa, poiché deve garantire la sicurezza senza aggravare le tensioni già esplosive.

In Italia, i casi di violenze legati al calcio hanno avuto grande risonanza mediatica. Basti pensare agli scontri avvenuti nel derby tra Roma e Lazio o in quello tra Napoli e Verona, dove l’intervento delle forze dell’ordine ha portato a tensioni ancora maggiori. Purtroppo, episodi come questi creano danni non solo a livello fisico ma anche alla reputazione delle squadre e dei loro tifosi. Le autorità si trovano così a gestire una situazione critica: da una parte devono proteggere il pubblico, dall’altra devono evitare di peggiorare il conflitto con azioni troppo aggressive.

Scontri tra tifosi e polizia si verificano anche in altri paesi europei. In Inghilterra, ad esempio, le partite tra squadre storicamente rivali come Manchester United e Liverpool o West Ham e Millwall sono spesso teatro di scontri. Nonostante i progressi fatti con l’introduzione delle CCTV e delle sanzioni severe, alcuni gruppi di “hooligans” continuano a creare problemi. La polizia inglese è costretta a pianificare in anticipo ogni partita ad alto rischio, mobilitando risorse significative per evitare disordini.

Anche in America Latina si registrano gravi episodi di violenza durante gli eventi calcistici. In Argentina, le partite tra Boca Juniors e River Plate, conosciute come il “Superclásico,” sono spesso segnate da scontri intensi. La rivalità tra queste tifoserie è così accesa che, in diverse occasioni, le autorità hanno optato per proibire la presenza dei tifosi ospiti. In questi casi, la polizia argentina deve intervenire duramente, utilizzando mezzi come idranti e gas lacrimogeni per contenere le folle e cercare di garantire la sicurezza pubblica.

Lancio reciproco di oggetti e poi lo scontro

Come spesso accade in questi casi, e almeno 9 volte su 10 riguarda il calcio, tutto inizia per reciproche scorrettezze durante una partita tra tifoserie rivali. Lancio reciproco di oggetti che spesso degenera nello scontro vero e proprio.

È quanto successo poche ore fa in Argentina, si gioca alla “Bombonera” la sfida di Coppa nazionale tra Boca e Gimnasia. Al termine del primo tempo le tifoserie iniziano reciprocamente a lanciarsi oggetti. Così la polizia è costretta ad intervenire con delle cariche per riportare la calma.

Bombonera Boca Juniors (LaPresse) www.goalsicilia.it

Il presidente Riquelme interviene per placare

L’intervento della polizia sposta le attenzioni e la tifoseria di casa adesso va a contatto proprio con le Forze dell’Ordine. Così dalla tribuna si alza il presidente Juan Roman Riquelme che, mettendo a rischio la propria incolumità, va verso i propri tifosi per convincerli a interrompere le azioni violente.

Lentamente la situazione torna alla normalità e per la cronaca il Boca passa il turno vincendo ai rigori, con gli avversari del Gimnasia che ne hanno sbagliati ben quattro su cinque.