È stato chiamato a salvare la squadra ultima in classifica, lui che non ha di certo paura delle sfide, e all’esordio ha fermato la capolista Paceco sul 2-2. Poi però prima della sosta è arrivata una pesante sconfitta contro i giovanissimi del Marsala. Parliamo di Totò Brucculeri, tecnico del Terranova Gela attualmente fanalino di coda del girone A di Eccellenza. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.
Mister, come vanno le cose?
“Stiamo lavorando. Calcisticamente la situazione è particolarmente complicata e sto cercando di sistemarla attraverso il lavoro. Testa bassa e pedalare”.
Da un punto di vista del mercato?
“Non è affatto facile reperire giocatori svincolati che facciano al caso nostro, ma ovviamente ci stiamo guardando intorno per completare la rosa. A dicembre si sono mossi pochi giocatori rispetto agli anni scorsi, quindi il numero degli svincolati è davvero esiguo. Per adesso stiamo lavorando con il materiale umano che abbiamo a disposizione, cercando di dargli una giusta dignità”.
La sconfitta con il Marsala prima della sosta è giunta un po’ inaspettata. Cosa non ha funzionato?
“Direi che è stata salutare. Siamo stati presuntuosi, pensando che contro i ragazzini del Marsala sarebbe stato tutto facile, ma eravamo noi quelli ultimi in classifica e abbiamo perso. Per carità, loro hanno fatto solo un tiro in porta, ma noi abbiamo dimostrato di meritare di essere gli ultimi della classe”.
Siete a 7 punti, realisticamente quanti ne servono per avere la certezza della salvezza?
“La salvezza diretta per il Terranova è un’impresa molto molto difficile. Innanzitutto dobbiamo staccarci dal fondo per agganciare il trenino dei play out. Noi faccio calcoli, vivo alla giornata, ma già da domenica cercheremo di fare punti pesanti”.
Affronterete una Nissa in salute…
“So che un loro dirigente ha detto che noi siamo già retrocessi, quindi magari ci sottovalutano. È una partita che non possiamo permetterci di sbagliare e non la sbaglieremo sotto tutti i punti di vista”.
Chi è stata la sorpresa di questo campionato?
“Secondo me la Folgore e ci metto dentro anche il Paceco. I rossoargento hanno mantenuto l’identità, tenendo anche i giocatori più importanti, e disputando un grande girone d’andata. Una citazione la meritano anche Dattilo e Riviera Marmi”.
Ad oggi sei ancora soddisfatto di avere accettato la chiamata del Terranova?
“È una società che non era ben vista, forse hanno pagato la poca esperienza. Il presidente fino ad ora ha onorato tutti gli impegni, questa è una cosa incredibile. Certo, io dico sempre che la fiducia si perde in 30 secondi e per riacquistarla ci vogliono 30 anni”.