Terranova a GS.it: ‘’Mi dimetto. Folgore potrebbe non iscriversi, una delusione immensa!’’

Come un fulmine a ciel sereno in casa Folgore Selinunte è arrivata la notizia del ds Renzo Calamia. Qualche minuto fa abbiamo intercettato mister Nicola Terranova che, con tono amareggiato, ha annunciato di dimettersi e non solo. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, che è successo?

“Fino a questo momento ho pensato al bene della Folgore. Sono stato riconfermato avendo ricevuto delle promesse che, purtroppo, non sono state mantenute. Oggi a malincuore mi dimetto da allenatore della Folgore, con la speranza che questa squadra possa in extremis riuscire ad iscriversi al campionato di Serie D. Non è giusto che la città di Castelvetrano, in questo momento così delicato, riceva anche questa ingiustizia sportiva”.

C’è il rischio di mancata iscrizione insomma…

“Il presidente Raineri domenica sera ci ha comunicato che al 99% la squadra non potrà iscriversi alla Serie D. Sono rimasto sulla nave fino alla fine, ma è chiaro che devo avere rispetto della mia professione. Fino ad oggi ho temporeggiato, ho percepito che non ci sono spiragli e ho dovuto prendere questa decisione”.

Ti sento molto amareggiato…

“Sì, perché è venuta meno la condizione principale, che era quella di un progetto, di una programmazione. Io credo alla programmazione e non all’improvvisazione, è stato difficile maturare questa decisione ma non ho potuto farne a meno. Ho imparato ad apprezzare la città di Castelvetrano ed i suoi tifosi. Ho grande stima per i dirigenti del club che con grande sacrificio hanno portato avanti la società, ma non si può continuare a prendere in giro la gente”.

Sai le motivazioni?

“Io faccio l’allenatore, non so le motivazioni. So solo che quando sono stato richiamato alla guida della Folgore mi è stato assicurato che non ci sarebbero stati problemi di iscrizione. Magari delle difficoltà, quello sì, ma al giorno d’oggi quale club non le ha? Avevo avuto delle rassicurazioni importanti ma piano piano ho capito che era difficile lavorare”.

In che senso?

“Ci sono debiti risalenti alla scorsa stagione e non siamo riusciti a confermare alcuni ragazzi proprio perché avanzano qualcosa dalla Folgore. Ho capito che non si poteva più lavorare bene”.

Una bella botta…

“C’è tempo fino a domani alle 18, spero che la Folgore con un colpo di coda si iscriva al campionato a prescindere da chi sarà in futuro l’allenatore”.

Tu avevi ricevuto tante offerte…

“Esatto. Per questi colori ho respinto al mittente tante panchine, non ultima pochi giorni fa quella del Mazara”.

Adesso che farai?

“Adesso voglio fermarmi un po’ (si percepisce l’amarezza, ndr). Devo smaltire la delusione, abbiamo lavorato tutti con grande passione superando momenti di difficoltà non indifferenti nel corso dell’anno. Starò fermo, ma tra virgolette, nel senso che farò dei corsi d’aggiornamento per accrescere la mia professionalità”.    

Sei proprio deluso…

“Ma sì, perché questo calcio non è tutto rose e fiori come spesso appare ai tifosi, ma una vera e propria giungla. Ci sono allenatori che portano sponsor, altri che lavorano gratis. Insomma per chi vuole fare questo, con onestà, come mestiere è quasi impossibile”.

Mister, vuoi aggiungere qualcosa?

“Solo che davvero spero con tutto il cuore che la Folgore riesca ad iscriversi in extremis alla Serie D. Ci sono 30 ore di tempo, spero bene per loro…”.

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Dario Li Vigni