Ai microfoni di Goalsicilia.it abbiamo sentito Nicola Terranova, tecnico siciliano di spessore, ex Castrovillari, Canicattì, Marsala e Gela, per fare il punto sul suo futuro e sui campionati dilettantistici appena iniziati.
Dopo la sua ultima stagione a Castrovillari, per la stagione 2021-22 si erano create tante importanti opportunità lavorative, ma per il momento mister Terranova è fermo. Ci spiega il motivo della sua scelta? O meglio, cosa è mancato per rivederla in panchina anche quest’anno ad inizio stagione?
“Certamente nemmeno il sottoscritto pensava di rimanere fermo. Un paio di circostanze contrarie, contagio da Covid compreso, non mi hanno consentito di essere presente ai nastri di partenza come invece avrei voluto”.
Il campionato di Eccellenza A lo conosce bene, visto il suo trascorso sulla panchina del Canicattì. Come vede i biancorossi in questa stagione, considerando il ritorno in maglia canicattinese di un calciatore che ha tanto fatto bene con lei, Benny Iraci?
“Ritengo il Canicattì una delle squadre più attrezzate, per struttura societaria ed organico, sicuramente lotterà per qualcosa di importante e auguro di rivedere al più presto i biancorossi nel campionato più consono alla sua storia”.
Inoltre, tante altre piazze competono per la vittoria finale. Molti lo hanno dichiarato apertamente, altri lo hanno fatto capire con l’importante campagna acquisti. Ci dia il suo punto di vista su questa nuova stagione.
“Un campionato di Eccellenza con molte nobili decadute, piazze importanti che in passato hanno portato in alto il nome della Sicilia. Akragas, Mazara, Enna, Nissa e Canicattì hanno una storia alle spalle molto importante. Un po’ tutte hanno fatto un mercato importante e saranno loro a giocarsi la serie “D”, a queste aggiungo il Misilmeri. Vincerà la società più forte, quella che sarà più regolare. Vedo leggermente favorita l’Enna che mi sembra quella che abbia investito più delle altre, società serissima, programmazione, organico e staff di prim’ordine dovrebbero consentire ai gialloverdi di primeggiare nel girone “A”.
Intanto domenica al “Nino Vaccara” torna il derby tutto locale, tra Mazarese e Mazara: lei è un grande ex di ambedue le compagini, ci dia il suo punto di vista su questa gara che si prospetta entusiasmante.
“Un derby fra due realtà importanti della mia città, sono legato ad entrambe per aver giocato ed allenato nel Mazara e giocato nella Mazarese. Sicuramente sarà uno spettacolo calcistico, due squadre diverse fra di loro. Il Mazara è una squadra difficile da affrontare perché molto istintiva, con grande corsa e intensità agonistica, la Mazarese ha invece qualche giocatore di spessore in più ma, a mio parere, è in uno stato embrionale, società che è partita dal basso e in pochi anni è arrivata nel massimo campionato regionale. I gialloblu sono una squadra giovane e possono disputare un ottimo campionato. I giallorossi, da quello che leggo, puntano alle zone alte della classifica. Da mazarese mi auguro che una delle due si giochi un posto per la D. Fare un pronostico per me è veramente difficile, sono un tifoso della mia città e di coloro che la rappresentano, da ragazzino ero un ultras canarino, ho giocato nella Mazarese, un bel pareggio accontenterebbe tutti, importante che alla fine vinca lo sport, inteso nel suo significato più nobile”.
Parliamo di Serie D: quest’anno c’è una nuova società, il Trapani. La nuova società saprà reggere il nome di questa piazza?
“Il Trapani nasce da una società seria come quella del Dattilo, formata da persone serie e competenti. Sono certo che riusciranno a portare il Trapani nel calcio che conta, ovvero tra i professionisti. Ad ogni modo, se il club avrà una crescita rapida dei propri giovani, potrebbe essere la sorpresa dal torneo e puntare alla vittoria finale; altrimenti vedo favorite su tutte la Cavese, subito dopo Gelbison, Lamezia, Giarre e Acireale.
Domenica ha assistito a Catania-Bari, che impressione le ha fatto la squadra di Baldini?
“Un Catania organizzato, attento e tatticamente ben messo in campo. Entrambe le squadre mi hanno fatto un’ottima impressione”.
Che chiamata si aspetta per il futuro?
“Una chiamata importante e soprattutto una chiamata da parte di società serie e strutturate come è stato il Castrovillari nella passata stagione”.