“Tentato omicidio” in campo: arbitro aggredito dal dirigente | Il caso finisce in tribunale

Bruttissimo episodio di violenza che ha coinvolto un dirigente e un giovane arbitro. Lunghissima squalifica per lui.
Nel corso della storia della Serie A, diversi episodi di violenza verbale e fisica hanno coinvolto gli arbitri, mettendo in evidenza la necessità di una maggiore tutela per gli ufficiali di gara.
Un caso emblematico risale al 1967, quando l’arbitro Francesco Francescon fu protagonista di una partita decisiva per lo scudetto tra Inter e Mantova. Dopo l’incontro, si diffuse la voce che Francescon avesse dichiarato di non fischiare rigori a favore dell’Inter per evitare accuse di parzialità. Questa dichiarazione, se confermata, avrebbe potuto influenzare negativamente la percezione della sua imparzialità.
Nel 1990, durante la partita Verona-Milan, l’arbitro Rosario Lo Bello espulse tre giocatori rossoneri e l’allenatore Arrigo Sacchi. Le decisioni furono contestate dai milanisti, che accusarono Lo Bello di arbitraggi discutibili, contribuendo a un clima di tensione e polemiche.
Più recentemente, nel 2022, l’arbitro Marco Serra fu coinvolto in un episodio controverso durante un incontro tra Roma e Juventus. Dopo una discussione con l’allenatore José Mourinho, Serra fu accusato di aver rivolto parole provocatorie al tecnico giallorosso, alimentando ulteriormente le polemiche. Questi episodi evidenziano le sfide che gli arbitri affrontano nel mantenere l’integrità e l’imparzialità durante le partite di Serie A.
Le violenze sugli arbitri
Ogni anno in Italia si verificano numerosi episodi di violenza nei confronti degli arbitri, sia fisica che verbale. Secondo l’Associazione Italiana Arbitri (AIA), nella stagione 2023/2024 sono stati registrati 519 casi di violenza, di cui 341 da parte di calciatori e 129 da parte di dirigenti .
Un esempio significativo riguarda un giovane arbitro aggredito durante una partita di Terza Categoria nel Lazio, che ha riportato la frattura di un braccio con una prognosi di 30 giorni . In un altro caso, un calciatore espulso ha colpito un arbitro minorenne con uno schiaffo alla nuca, procurandogli un trauma cervicale e una prognosi di 7 giorni.

Le violente parole del dirigente
Pochi giorni fa durante una partita del campionato Allievi Under 17 tra Sangemini e Sporting Terni, un dirigente della squadra ospite ha aggredito verbalmente una giovane arbitra di 17 anni. Dopo averla insultata pesantemente nello spogliatoio tra il primo e il secondo tempo, le ha detto: “Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria”, riferendosi al recente femminicidio di Ilaria Sula, originaria di Terni. Ha anche aggiunto: “A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello”.
Il Giudice Sportivo ha reagito con fermezza: il dirigente è stato inibito fino al 31 dicembre 2028 e la società Sporting Terni è stata multata di 500 euro. Nonostante l’espulsione, l’uomo ha continuato a insultare l’arbitra anche fuori dal campo, simulando l’abbaiare di un cane e incitando i genitori contro di lei, così come riporta “Fanpage”.