Sup. Castelbuono, Vaccaro a GS.it: “Che emozione la vittoria in Coppa e l’Eccellenza. Sulla prossima stagione…”

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“Avevamo iniziato la stagione con l’obiettivo chiaro di salvarci. L’anno precedente ci siam

“Avevamo iniziato la stagione con l’obiettivo chiaro di salvarci. L’anno precedente ci siamo salvati all’ultima partita, allo spareggio e quest’anno volevamo arrivare a fine campionato in maniera più tranquilla, senza passare dalla lotteria dei play out. Durante l’arco del campionato abbiamo visto che la squadra stava andando bene…”. Sembra ancora incredulo Giuseppe Vaccaro, presidente della Supergiovane Castelbuono, quando gli si chiede di commentare la vittoria della Coppa Italia di Promozione e il conseguente salto di categoria dei gialloneri nel campionato di Eccellenza. Queste le sue parole a Goalsicilia.it:

Presidente, quando avete cominciato a crederci?
“Le partite a Castelbuono si vincevano grazie al fattore campo. Si è creato un bel gruppo ed eravamo in alto in classifica. Nel frattempo andavamo avanti anche con la Coppa”.

Quindi piano piano ci facevate più di un pensierino…
“Con la dirigenza ci siamo seduti e a quel punto abbiamo decido di vedere dove potevamo arrivare dato che le cose andavano bene. La squadra c’era e siamo arrivati quarti, qualificandoci ai play off. In più siamo arrivati in finale di Coppa e abbiamo vinto il trofeo, la soddisfazione è tanta per tutti: la dirigenza, la squadra, il mister e i tifosi. Questa è una cosa che rimarrà nella storia calcistica di Castelbuono perché nessun’altra squadra delle Madonie ha mai vinto una Coppa Italia. È dunque una cosa che rimarrà negli annali”.

Questa Coppa è un vanto per Castelbuono e per la società. Riesci a quantificare la soddisfazione?
“Il trofeo lo consegneremo al Comune, perché sarà una cosa che resterà nella storia del nostro paese. E anche i ragazzi più piccoli quando cresceranno potranno ammirare questo trofeo vinto dalla Supergiovane. E poi c’è un’altra cosa bella, la finale dell’anno prossimo si giocherà a Castelbuono e questa sarà una grande vetrina”.

Quella della Supergiovane è una programmazione che parte da lontano…
“La Supergiovane nasce dieci anni fa, è una società giovane. Però piano piano siamo cresciuti negli anni. Per me è il quinto anno da presidente e abbiamo scalato piano piano tutti gli step, dando sempre priorità ai ragazzi di Castelbuono”.

Ed effettivamente anche la squadra di quest’anno era composta per lo più da ragazzi locali…
“Sono fiero di questo, c’erano 15 ragazzi locali che ci hanno dato la soddisfazione di vincere la Coppa e andare in Eccellenza. Il progetto della Supergiovane è stato sempre quello di valorizzare e far crescere i ragazzi di Castelbuono e sarà sempre quello, a prescindere dalla categoria”.

In paese è tornato l’entusiasmo, come testimoniano i tifosi che quest’anno hanno riempito il ‘Failla’…
“Ci sono stati dei momenti in cui i tifosi erano stanchi delle situazioni che si erano create. Poi piano piano, nell’ultimo periodo vedevamo che le persone al campo si avvicinavano, la tribuna si riusciva a riempire. Questo è anche merito nostro che piano piano abbiamo ridato credibilità alla Castelbuono calcistica”.

E a proposito di castelbuonesi, profeta in patria è stato mister Marandano. Come mai la decisione di non proseguire assieme?
“Intanto a mister Marandano io come presidente e tutta la società dobbiamo dire grazie per quello che ha fatto in questi due anni. Il merito è soprattutto suo se siamo dove siamo arrivati. Ha fatto due anni bellissimi a Castelbuono da castelbuonese, creando un gruppo bellissimo con i ragazzi locali e con quelli di Palermo. Il merito è tutto suo. Il rapporto si è interrotto, avremmo voluto continuare assieme ma nel calcio si sa, niente è scontato. Resterà il lavoro spettacolare fatto in questi anni, il merito è suo che ci ha sempre creduto fin dall’inizio, io come presidente l’ho sempre assecondato nelle sue scelte”.

Adesso dunque via ai casting per il nuovo allenatore…
“Stiamo cercando, ma prima dobbiamo fare il riassetto della società, perché andremo ad affrontare un campionato di Eccellenza che ha costi ed esigenze diverse da quello di Promozione. Dovremo cercare di coinvolgere più persone oltre ad aziende piccole e grandi di Castelbuono e l’amministrazione comunale. Speriamo ci diano una mano, perché sarà più complicato programmare. Vogliamo farlo nei modi più sinceri e sicuri per cercare di riuscire quantomeno a mantenere la categoria”.

Che tipo di campionato andrà a disputare la Supergiovane l’anno prossimo?
“La Supergiovane si andrà a collocare nel novero di squadre che dovranno lottare per conquistare la salvezza. Non siamo qui a fare paragoni con squadre e piazze che hanno una tradizione diversa e un grande blasone. Sarà un campionato difficile, duro, ma lotteremo per mantenere la categoria. io spero anche che questo campionato ci dia delle soddisfazioni, facendo crescere ancora di più ragazzi di Castelbuono che avranno la possibilità di mettersi in mostra nella vetrina dell’Eccellenza. Vedremo cosa succede, nella speranza che ci consegnino il campo prima possibile”.

A proposito di campo, il terreno di gioco è sempre stato una dota dolente, ma ci sono lavori in corso per realizzare il sintetico. Che tempi di consegna si prevedono?
“Speriamo di riuscire a giocare tutte le gare interne a Castelbuono, già dall’inizio del campionato. Parlando con la ditta, i lavori vanno avanti. Stanno facendo un ottimo lavoro e andando avanti velocemente. Da appalto la consegna è prevista per i primi di settembre. Vedremo se riusciremo ad anticipare di 15-20 giorni perché poi serviranno omologazione e pratiche burocratiche. Sicuramente non è facile gestire questa situazione”.

Quindi la preparazione si effettuerà fuori…
“Sì, andremo a svolgere la preparazione fuori Castelbuono. Adesso dovremo chiedere ospitalità a qualche amico qui vicino, Collesano, Finale… Chiaramente questo è un handicap non indifferente”.

Avete pensato alla possibilità di richiedere di giocare la prima gara in trasferta?
“Sicuramente questo lo faremo, vediamo che tempi ci saranno. Se ci diranno che ci sono certe tempistiche faremo richiesta di giocare fuori la prima”.

E per la costruzione della squadra? Si punterà sempre sullo zoccolo duro castelbuonese?
“Al momento non voglio entrare sul discorso tecnico. Sarà il nuovo allenatore a valutare i giocatori. Valuteremo insieme, non voglio illudere nessuno, soprattutto i ragazzi che vengono da fuori. Non sono io a decidere chi deve rimanere e chi dovrà lasciare Castelbuono. Noi come società vogliamo comunque valorizzare i ragazzi locali che avranno la priorità. Poi in Eccellenza chiaramente la squadra va rinforzata con elementi di esperienza”.

In Eccellenza ritroverete anche il Geraci, per quello che è un derby abbastanza sentito…
“Per le Madonie è una grossa responsabilità: due squadre madonite in Eccellenza penso non sia semplice e penso non si vedessero da tanto. Col Geraci è un derby, siamo paesi vicini, le due tifoserie sono attive e sicuramente sarà una delle partite più belle affascinanti di tutto il girone”.