“Stupefacenti in bagno”: la squadra porta droga alla festa di Natale del club | Scoperti in fragrante

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Polizia (Wiki) www.goalsicilia.it

Festa interrotta bruscamente, le Forze dell’Ordine trovano tracce degli stupefacenti in bagno.

L’uso di sostanze stupefacenti ha scosso spesso il mondo dello sport, rivelando storie di atleti che hanno compromesso le loro carriere. Nel calcio, diversi giocatori hanno affrontato accuse di abuso di droghe, mettendo in discussione non solo la loro immagine ma anche l’integrità dello sport. Uno degli episodi più celebri riguarda Diego Armando Maradona, risultato positivo alla cocaina durante la sua esperienza al Napoli e squalificato anche ai Mondiali del 1994 per uso di efedrina.

Paul Merson, ex centrocampista dell’Arsenal, ha ammesso pubblicamente di aver lottato contro dipendenze da alcol e cocaina, mentre Adrian Mutu, ex attaccante di Chelsea e Fiorentina, fu squalificato nel 2004 per consumo di cocaina, compromettendo una promettente carriera internazionale. In Italia, lo scandalo legato alle droghe ha coinvolto calciatori di diverse generazioni. Jonathan Bachini, ex centrocampista di Brescia e Udinese, è stato squalificato a vita nel 2006 dopo una seconda positività alla cocaina.

Un altro caso significativo è quello di Stefano Bettarini, il quale fu indagato durante la sua carriera, anche se le accuse furono in parte ridimensionate. Cristian Bucchi, ex attaccante di Perugia e Napoli, venne sospeso nel 2006 per l’uso di nandrolone, una sostanza proibita. Il problema non riguarda solo le star di livello internazionale, ma anche giocatori che hanno cercato il riscatto senza successo. Moris Carrozzieri, ex difensore di Atalanta e Palermo, fu squalificato per due anni nel 2009 dopo essere risultato positivo alla cocaina.

Mark Bosnich, portiere australiano di Aston Villa e Manchester United, ammise di aver fatto uso di droghe durante il suo periodo in Premier League. Infine, André Onana, portiere camerunense, venne squalificato nel 2021 per l’assunzione di una sostanza proibita, sostenendo che si trattasse di un errore accidentale.

Il party del Liverpool interrotto

In questi giorni pre-natalizi tutti i club organizzano serate, feste e cene per festeggiare appunto il Natale. In uno di questi party però qualcosa è andato storto. A partecipare circa 500 persone, ma quando una di esse ha avuto un malore tutto è stato bruscamente interrotto.

Così come riporta il “The Telegraph” la festa del personale del Liverpool è stata rovinata ed interrotta da un’amara scoperta. Nei bagni del locale che ha ospitato il party sono state trovate un certo numero di bustine spesso utilizzate per sostanze stupefacenti.

Arne Slot (LaPresse) www.goalsicilia.it

Calciatori e tecnici esclusi

La festa era destinata al personale che gravita attorno al Liverpool, non erano presenti il tecnico Slot e i giocatori impegnati in un evento benefico presso un ospedale. I Red Devils hanno subito preso posizione su questa amara vicenda.

Queste le parole di un portavoce del club: “Non tolleriamo l’uso di sostanze illegali. Ringraziamo il personale per la risposta medica immediata e professionale”. È corretto specificare che il malore che ha fatto iniziare i controlli non era collegato all’uso di droghe.