Intervenuto nel corso del Salottino di Goalsicilia, il tecnico Pippo Strano fa una riflessione su un malcostume ormai diffuso:
“Con questa situazione si sfonda un portone aperto. A me hanno colpito, anche se in termini un po’ crudi, le parole di mister Pensabene, quando disse che certe persone vanno ad allenare anche per un piatto di lenticchie. Ci si può anche accontentare e non giocare al ribasso. Noi abbiamo un ruolo importante: se non entri dalla porta principale e lo fai grazie all’amico o grazie allo sponsor, allora vali meno di niente, perché perdi la dignità. Ed entrare negli spogliatoi diventa impossibile, far passare le tue idee anche perché non sei rispettato. Forse è meglio avere dignità, avere rispetto della tua persona, mettendoti da parte quando un progetto non fa per te. Mi dispiace dirlo, ma questo discorso parte da chi è al timone delle società. Oggi l’allenatore vale meno di un ragazzo medio, a livello di rimborsi, compensi e potere decisionale. Poi però la faccia la mette sempre il mister. Sarebbe meglio riflettere prima di accettare, svendersi e, per quel che riguarda le società, scegliere”.