“Squalifica di 6 anni”: pochi mesi dopo nuova positività | Sentenza definitiva per Sinner
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Ancora al centro delle polemiche Jannik Sinner che ha patteggiato tre mesi di sospensione per il caso doping. La denuncia.
Negli ultimi anni, Jannik Sinner ha raggiunto traguardi straordinari, affermandosi come uno dei protagonisti assoluti del tennis mondiale. Nel 2024, ha conquistato il suo primo titolo del Grande Slam agli Australian Open, sconfiggendo in finale Daniil Medvedev in una partita memorabile. Questo successo lo ha proiettato al vertice del ranking ATP.
La stagione è stata costellata di successi per Sinner. Oltre al trionfo a Melbourne, ha vinto altri otto titoli ATP, tra cui il prestigioso torneo di Halle e le ATP Finals di Torino. In quest’ultimo evento, ha dominato senza perdere un set, diventando il primo giocatore a riuscirci dai tempi di Ivan Lendl nel 1986.
La sua costanza e determinazione lo hanno portato a registrare un totale di 73 vittorie nel 2024, il numero più alto tra i suoi colleghi. Questo impressionante record testimonia la sua capacità di mantenere un livello di gioco elevato durante tutta la stagione, affrontando e superando avversari di altissimo calibro.
Il futuro si preannuncia altrettanto promettente per Sinner. Con la fiducia derivante dai successi precedenti e una preparazione meticolosa, l’azzurro punta a consolidare la sua posizione al vertice del tennis mondiale e a aggiungere ulteriori titoli prestigiosi al suo già ricco palmarès.
Il caso doping e la sospensione
Nel marzo 2024, durante il torneo di Indian Wells, Jannik Sinner è risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita. Il tennista italiano ha dichiarato che la contaminazione è avvenuta accidentalmente attraverso una crema dermatologica. Nonostante l’assenza di intenzionalità, la WADA ha avviato un procedimento disciplinare nei suoi confronti.
Per evitare un lungo iter legale, Sinner ha raggiunto un accordo con la WADA, accettando una sospensione di tre mesi a partire dal 9 febbraio 2025. Questa decisione gli permetterà di tornare alle competizioni il 4 maggio 2025, in tempo per partecipare agli Internazionali d’Italia e al Roland Garros. La sanzione ha suscitato dibattiti nel mondo del tennis riguardo alla coerenza delle pene per violazioni antidoping.
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“Due pesi e due misure” ma non è così
Alcuni tifosi, ma anche giornalisti, di tutto il mondo continuano a fare polemica attorno a Jannik Sinner sostenendo che il provvedimento per il caso doping sia stato troppo morbido. Qualcuno ha paragonato il caso del tennista italiano a quello di Laura Barquero, una pattinatrice spagnola, squalificata per due test anti-doping proprio per una sostanza simile a quella di Sinner.
Tuttavia, mentre per la Barquero la doppia positività è arrivata a distanza di ben otto mesi tra il primo e il secondo test positivo, per Jannik Sinner l’iter è stato totalmente diverso con una doppia positività nel giro di pochi giorni. Per cui è stato facile accertare per il tennista l’involontarietà nell’assunzione della sostanza, non può essere lo stesso per la pattinatrice iberica.